Le Merlate Panoramiche del Castello Sforzesco di Milano sono finalmente visitabili senza prenotazione, all’interno del tragitto di visita della fortezza. Un percorso panoramico di 40 minuti permette ai visitatori di conoscere lo skyline milanese da un punto di vista inedito.

Dal 28 giugno la Salita alle Merlate Panoramiche arricchisce il percorso di visita del Castello Sforzesco di Milano. L’iniziativa – resa possibile dagli sforzi congiunti del Comune di Milano in collaborazione con Ad Artem e CoopCulture – restituisce ai cittadini e ai turisti una parte fondamentale della storica fortificazione, che diventa finalmente fruibile (previo acquisto di un biglietto dedicato) senza necessità di prenotare una visita guidata.LE MERLATE DEL CASTELLO SFORZESCO APRONO AI VISITATORIPercorrendo i cento gradini (che, per chi ha difficoltà motorie o particolari necessità, possono essere sostituiti dall’ascensore) dello scalone del Cortile della Rocchetta, si accede all’ultimo piano della Torre del Tesoro. È qui che si imbocca il percorso delle Merlate, che un tempo costituiva il camminamento di ronda dei soldati, poiché all’epoca della famiglia Sforza l’edificio era una fortezza militare. Percorrendo il perimetro della struttura si può ammirare tutta la città grazie a un itinerario panoramico della durata di circa 40 minuti: partendo dal lato nord-ovest, verso il Parco Sempione, si prosegue poi in senso antiorario a sud-ovest, verso il centro cittadino e il Duomo.IL PERCORSO ALLA SCOPERTA DELLO SKYLINE MILANESELa passeggiata culturale milanese si presenta come un’ottima opportunità per passare il proprio tempo libero e immergersi nella storia del capoluogo. Il percorso, infatti, non è soltanto estremamente suggestivo, ma è anche il modo perfetto per scoprire Milano e il suo skyline in modo originale e coinvolgente. Passo dopo passo si incontrano una serie di pannelli descrittivi che offrono ai visitatori i principali cenni storici, i dettagli sui sistemi di difesa sforzeschi, oltre a curiosità e informazioni sui punti di interesse che si scorgono all’orizzonte (ad esempio il Campanile di San Gottardo in Corte o il Bosco Verticale, fino agli edifici di Giovanni Muzio e Gio Ponti). Non mancano le spiegazioni di carattere architettonico sui diversi elementi del sistema di difesa: dall’antico muro della Ghirlanda al Rivellino di Santo Spirito fino alle feritoie, alle caditoie e ai merli. E poi ancora spazio ai racconti e alle leggende che, dal Medioevo in poi, hanno reso celebre il Castello.[Immagine in apertura: courtesy of Ad Artem]
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