Come era raffigurata la donna dagli artisti nel Cinquecento? La mostra in arrivo al Palazzo Reale di Milano lo racconta, mettendo a confronto i grandi capolavori del Rinascimento veneziano firmati da Tiziano, Giorgione, Lotto, Palma il Vecchio, Veronese e Tintoretto.

La donna è protagonista indiscussa della grande mostra in programma al Palazzo Reale di Milano dal 23 febbraio al 5 giugno 2022, intitolata Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano. Ad accogliere il pubblico sarà un centinaio di opere, in cui l’immagine della donna è resa in tutte le sue sfaccettature dei maestri della pittura rinascimentale veneta. Dipinti, sculture, gioielli, libri restituiranno l’idea di sensualità, eleganza e bellezza evocata dalla figura femminile in artisti del calibro di Tiziano, Giorgione, Lotto, Palma il Vecchio, Tintoretto e Veronese. “L’esposizione aspira a riflettere sul ruolo dominante della donna nella pittura veneziana del XVI secolo che non ha eguali nella storia della Repubblica o di altre aree della cultura europea del periodo”, ha dichiarato la curatrice Sylvia Ferino, già direttrice della Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum di Vienna, dal quale provengono molti dei quindici dipinti di Tiziano Vecellio. LA DONNA VISTA DA PITTORI E LETTERATI DEL '500  Il percorso della mostra milanese comprenderà otto sezioni, ciascuna dedicata a un preciso soggetto o tema. Si va dai ritratti a figure maggiormente idealizzate come le “belle veneziane”, per poi addentrarsi nel mondo degli amanti, delle eroine e delle sante fino a raggiungere la sfera delle divinità mitologiche e delle allegorie. Non mancheranno i riferimenti alla parola scritta, poiché nel Cinquecento la letteratura guardò con sempre più interesse all’universo femminile, complice il ritrovato entusiasmo per il Canzoniere di Petrarca, per l’Arcadia di Jacopo Sannazaro e il celebre Orlando furioso di Ludovico Ariosto da parte di intellettuali come Pietro Aretino, Pietro Bembo e Baldassarre Castiglione, evocati da alcuni dipinti presenti in mostra. LA DONNA IERI E OGGI La grazia, la delicatezza e la raffinatezza femminile assumono un ruolo preponderante per le arti del tempo, riecheggiando nei dipinti e nelle parole dei letterati. Nonostante le donne rivestissero un ruolo ancora marginale all'interno della società dell'epoca, questa tendenza contribuì probabilmente a favorire la partecipazione delle più istruite ai dibattiti di genere nella famosa “querelle des femmes”, ovvero il più importante movimento “proto-femminista” nato prima della Rivoluzione francese. Insomma, si preannuncia una mostra da non perdere per fare il punto su un tema che conserva la sua attualità attraverso i secoli e che spinge a ulteriori riflessioni per scardinare stereotipi altrettanto attuali. [Immagine in apertura: Giorgione, Laura, 1506. Olio su tela su legno di abete, 41x33,6 cm. Vienna, Kunsthistorisches Museum]
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