A Milano, fino al 30 settembre, sarà possibile visitare gratuitamente il Museo d'arte della Fondazione Luigi Rovati: aperto dal 7 settembre, riunisce oltre 250 opere legate sia all’arte etrusca che a quella contemporanea ed è stato progettato dallo studio MCA - Mario Cucinella Architects.

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Con l'apertura al pubblico, mercoledì 7 settembre 2022, del Museo d'arte si conclude a Milano l'iter che ha portato alla nascita della Fondazione Luigi Rovati, già in larga parte accessibile dal luglio scorso. Affidata nel 2015 allo studio MCA - Mario Cucinella Architects, la progettazione del nuovo museo del capoluogo lombardo ha portato alla realizzazione di due livelli interamente a carattere espositivo all'interno dello storico palazzo sito in Corso Venezia 52. Oltre 250 le opere presentate, con un focus sull'arte etrusca (nel piano interrato) e un'importante collezione di arte contemporanea prevalentemente allestita nel piano nobile. Previste anche mostre temporanee e attività didattiche per bambini.IL MUSEO DELLA FONDAZIONE ROVATI Il percorso di visita ha inizio nel piano interrato, dove in uno scultoreo allestimento, fra vetrine in cristallo e sinuose cupole, dialogano manufatti di diverse dimensioni e fattezze di epoca etrusca e opere contemporanee di William Kentridge, Lucio Fontana e Arturo Martini. La quotidianità dell'antica civiltà che si insediò nel Centro Italia rivive attraverso numerosi reperti, inclusi gioielli, monili, oggetti preziosi, ceramiche, urne cinerarie e un'opera-simbolo: il bronzo votivo denominato Guerriero Cernuschi. Anche in queste sezioni non mancano i richiami alla produzione artistica più recente, restituiti con un vaso di Pablo Picasso, evocativo del banchetto etrusco, e con una bronzea testina di donna di Alberto Giacometti. Il registro, anche allestitivo, cambia nel secondo e ultimo piano del museo. L'intervento di MCA ha infatti previsto il recupero e il restauro dei dettagli d'epoca progettati per il piano nobile da Filippo Perego, fra cui boiserie, pavimenti, camini e specchiere settecentesche. In questi ambienti dalla spiccata personalità, i visitatori incontrano, fra gli altri lavori artistici, la tela The Etruscan Scene: Female Ritual Dance (1985) di Andy Warhol, le polaroid della serie Etruschi (1984) di Paolo Gioli e opere di autori moderni e contemporanei, fra cui Giorgio de Chirico, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Francesco Simeti e Marianna Kennedy,IL PROGETTO DELLO STUDIO MARIO CUCINELLA ARCHITECTS Il progetto coordinato dal 2015 da Mario Cucinella Architects ha previsto il recupero architettonico dell'ottocentesco palazzo oggi sede della Fondazione, in aggiunta al suo ampliamento con due piani interrati, al disegno degli interni, degli allestimenti e alla direzione artistica complessiva. In relazione alle scelte adottate in fase di progetto, l'architetto Mario Cucinella ha sottolineato come "la Fondazione Luigi Rovati esprime così, anche attraverso il recupero di un edificio, i concetti fondamentali di sostenibilità, di recupero, di una attenzione ai temi dell’energia e dei consumi, al riuso dei materiali; ma anche la particolare attenzione alle condizioni di benessere per i visitatori, ricercatori e personale. L’architettura e l’arte sono una forma di cura, entrano dentro di noi, creano emozioni immaginazione e ricordi. È un modo per prendersi cura delle persone, e questa attenzione è l’espressione più genuina della sostenibilità". [Immagine in apertura: Fondazione Rovati, Milano. Piano Ipogeo, Vivere in città. Crediti fotografici Giovanni De Sandre per Fondazione Rovati]
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