Gli inganni dei nostri sensi sono al centro della nuova proposta espositiva milanese, basata su un format croato già presente in oltre trenta città del mondo. Con oltre 70 installazioni ludiche e decisamente "instagrammabili".

Tutto ciò che di solito non si può fare nei musei, o che comunque è soggetto a restrizioni – correre, saltare, urlare, scattare foto, toccare le opere – qui è permesso, e addirittura incoraggiato. Il Museo delle Illusioni che ha appena aperto a Milano in via Settembrini, a due passi dalla Stazione Centrale, è infatti una sorta di congegno ludico dedicato a grandi e piccini.  Il nuovo spazio riprende un format ideato in Croazia nel 2015 e già riproposto in oltre trenta città nel mondo: oltre 70 installazioni progettate dagli architetti Sven Franc e Jasmina Frinčić mettono in crisi la percezione comune, ricordandoci che l’occhio è uno strumento imperfetto e che i nostri sensi possono giocarci brutti tiri. Così facendo, invitano i visitatori a giocare con le scienze, la matematica e la psicologia.  LE ATTRAZIONI DEL MUSEO  Il percorso interattivo si sviluppa attraverso cinque ambienti: nella “stanza Ames” le persone sembrano crescere e rimpicciolirsi a seconda di come si muovono nello spazio, grazie a un effetto di distorsione; nella “stanza ruotata” si ha l’impressione di girare su se stessi; in una terza stanza è possibile mettere la testa di uno dei propri accompagnatori su un vassoio replicando, con un effetto ottico e senza spargimenti di sangue, il gesto dell’eroina biblica Giuditta riprodotto in tanti capolavori di arte sacra; le ultime due stanze sono dedicate all’illusione della sedia di Beuchet e ad altri giochi basati su percezioni fallaci.  “Milano è il centro del design, dell’innovazione e della moda. La città ha musei e centri culturali importanti. Avere una sede del Museo delle Illusioni qui per noi è sempre stato un obiettivo importante”, ha spiegato uno dei fondatori, Roko Zivkovic. “Riuscire ad aprire in questo momento ha un significato particolare: ci permette di donare alla città un luogo di svago e di formazione per tutte le età come simbolo di ripartenza dopo la pandemia”.  [Immagine in apertura: courtesy Museo delle Illusioni]
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