Sarà una visita guidata, il prossimo 2 settembre, a svelare al pubblico il prezioso Mosaico del Labirinto. L'opera musiva romana torna infatti a essere visibile, all'interno del suo complesso archeologico di provenienza sull’isola di Giannutri, in Toscana, dopo un lungo e minuzioso restauro.

Uno dei reperti più pregevoli del complesso archeologico della Villa Romana dei Domizi Enobarbi, in Toscana, sta per essere "ufficialmente inaugurato". Sabato 2 settembre, dopo un accurato intervento di restauro che lo ha ricomposto tessera dopo tessera, il Mosaico del Labirinto torna infatti visibile sull'isola di Giannutri. In programma una visita guidata, che porterà i visitatori alla scoperta della storia della preziosa opera romana, e l’incontro di approfondimento Un viaggio nel Mito: alla scoperta del labirinto dell’isola di Giannutri. A prendere la parola saranno il Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli Paolo Giulierini, il presidente dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici Fausto Barbagli, il ricercatore dell’Università degli Studi dell’Aquila Matteo Milletti e l’archeologo Enrico Maria Giuffrè. Modererà l'incontro la dott.ssa Patrizia Asproni, presidente commissione cultura del Rotary Club - Distretto 2071, soggetto che ha sostenuto l'intervento di recupero.IL RESTAURO DEL MOSAICO DEL LABIRINTO Il Mosaico del Labirinto – ritrovato in condizioni di gravissimo degrado e quindi distaccato nel 1991 dall’ingresso della villa patrizia dei Domizi Enobarbi – raffigura l’uccisione del Minotauro da parte di Teseo. Preservato temporaneamente nel Museo archeologico di Firenze, dopo oltre trent’anni trova finalmente una nuova collocazione nel criptoportico della Villa. Il lungo e minuzioso restauro ha previsto in primis gli interventi di pulizia, seguiti dalla ricostruzione e dalle integrazioni delle aree mancanti con tessere composte da materiale di originale proveniente dall’isola di Giannutri. È stato impossibile adottare lo stesso procedimento per la parte inferiore che, andata completamente perduta, è stata sostituita da una semplice incisione su una campitura neutra, che ricostruisce il probabile disegno originale.LA VILLA ROMANA DEI DOMIZI ENOBARBI A GIANNUTRI Nell’insieme, il sito archeologico di Giannutri comprende un'antica area residenziale con scalo marittimo, costruita nel I secolo d.C. dall'influente famiglia dei Domizi Enobarbi, di cui l'imperatore Nerone fu un discendente. Quest'ultimo intervento si pone a coronamento di quello conclusosi lo scorso anno, che ha coinvolto le stanze decorate da mosaici geometrici delle tabernae del complesso di Cala Maestra, uno dei nuclei della Villa Romana.[Immagine in apertura: Foto Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano]
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