L'arte di Andy Warhol approda nella Città di San Marino con una mostra monografica in corso fino all'8 ottobre prossimo. Oltre quarant’anni di carriera del "padre" della Pop Art vengono raccontati attraverso una selezione di ben sessanta opere, tra le più iconiche del Novecento.

Dopo il successo al museo MA*GA di Gallarate, la retrospettiva dedicata alla figura simbolo della Pop Art fa tappa a San Marino. Visitabile fino all’8 ottobre prossimo in due sedi espositive – negli spazi di Palazzo SUMS e nella Galleria Nazionale – Andy Warhol. Serial Identity raccoglie 60 opere dell'artista statunitense, immergendo il visitatore nel mondo creativo della New York degli anni d’oro. La mostra, a cura di Maurizio Vanni ed Emma Zanella, ripercorre la carriera di Andy Warhol dagli albori, a partire dai primi disegni degli anni Cinquanta, fino alle produzioni televisive degli anni Ottanta.LA MOSTRA DI ANDY WARHOL A SAN MARINO Quello tra Warhol e la città è un legame di vecchia data: nel 1967 l’artista, su invito di Giulio Carlo Argan, prese infatti parte alla sesta Biennale di San Marino. In quell'occasione presentò  un’opera appartenente alla serie Electric Chair, alla quale la Galleria Nazionale dedica non a caso un focus all’interno del tema Death and Disasters. Resa possibile da prestiti internazionali da parte di importanti collezioni private e da istituzioni come l’Andy Warhol Museum di Pittsburgh, la rassegna si apre con alcuni disegni e illustrazioni risalenti agli anni Cinquanta, quando l’artista muove i primi passi nel mondo dell’editoria e della moda. Il decennio successivo è dedicato alle iconiche copertine degli album di band come i Velvet Underground e i Rolling Stones e alle famose serigrafie raffiguranti Marilyn Monroe, Mao Tse Tung, i Flowers, le Cow e la Campbell’s Soup.ANDY WARHOL TRA POP ART E TV Il percorso espositivo prosegue con la produzione degli anni Settanta, influenzata dalle immagini dei mass media e dalla cultura queer: nella serie del 1975 Ladies and Gentlemen, ad esempio, Warhol ritrae la comunità drag e queer newyorkese di origine afroamericana e ispanica, tra cui Marsha P. Johnson, famosa attivista della rivolta di Stonewall del 1969. Andy Warhol. Serial Identity approda infine agli anni Ottanta, un decennio dominato dalle produzioni televisive, che in mostra vengono raccolte con Andy Warhol’s T.V. - Special Project, un video-archivio realizzato in collaborazione con MA*GA e il MEET Digital Culture Center di Milano.[Immagine in apertura: Andy Warhol, Mao Yellow, 1972, serigrafia su carta Beckett High White]
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