In concomitanza con l’apertura della Biennale, Ca’ Pesaro presenta a Venezia un’esposizione monografica che rende omaggio a uno dei più iconici disegnatori e creativi italiani: il torinese Armando Testa. Dal 20 aprile al 15 settembre la rassegna ripercorre la sua carriera, dagli albori fino ai lavori più famosi.

Nato a Torino nel 1917, il disegnatore, cartonista e pubblicitario Armando Testa è considerato unanimemente una delle menti più creative del secondo Novecento italiano. Con i suoi personaggi, il suo stile grafico inconfondibile e il suo linguaggio semplice ed efficace, Testa ha dato vita a svariati "tormentoni" della televisione degli anni Sessanta, ma anche alle locandine e alle campagne pubblicitarie più iconiche della storia contemporanea. A Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna – che dal 2022 conserva diciassette dei suoi capolavori – gli rende omaggio con una retrospettiva che ripercorre le tappe fondamentali della sua straordinaria carriera.LA CREATIVITÀ DI ARMANDO TESTA A VENEZIAA cura di Gemma De Angelis Testa, Tim Marlow ed Elisabetta Barisoni, la mostra Armando Testa – aperta al pubblico dal 20 aprile al prossimo 15 settembre – accompagna gli spettatori alla scoperta del lavoro di questo “visualizzatore globale”, come lo definì il critico Gillo Dorfles. L’itinerario di visita prende avvio dagli esordi presso la Scuola Tipografica Vigliardi Paravia (dove l'artista segue gli insegnamenti del celebre sceneggiatore Ezio D’Errico), per poi proseguire con le prime importanti collaborazioni con le aziende nell’immediato dopoguerra (quando Testa è poco più che ventenne). Da qui, la carriera del disegnatore prende il volo: nel giro di poco tempo stringe rapporti con le più importanti realtà commerciali italiane, e negli anni Cinquanta e Sessanta i suoi disegni vengono definitivamente consacrati nell'immaginario collettivo con le mitiche animazioni per la televisione.LE RICERCHE TEMATICHE DI ARMANDO TESTALa rassegna monografica veneziana si concentra sulle ricerche tematiche che il creativo portò avanti nel corso della sua professione: prima fra tutte la ricerca sul cibo nelle sue declinazioni più eclettiche e ironiche, ma anche la vocazione per i temi sociali e culturali, che vedono l’artista coinvolto in prima persona in alcune importanti campagne di sensibilizzazione. A livello creativo, il disegnatore sviluppa con dedizione la propria originale e raffinata indagine formale a partire dalle geometrie, passando per i pieni e i vuoti, il positivo e il negativo, cimentandosi anche in studi di soggetti specifici, in particolare sulle dita, primo “strumento” per percepire il mondo attorno a noi.[Immagine in apertura: Armando Testa, Ritratto con Matita. Photo Gemma De Angelis Testa]
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