Tutto il fascino dell’arte bizantina in mostra a Torino
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Dal 10 maggio al 28 agosto prossimi, il Museo Civico d'Arte Antica di Palazzo Madama, a Torino, ospiterà una grande retrospettiva dedicata all’arte bizantina. Una raccolta di oltre trecento opere, alcune delle quali provenienti da importanti istituzioni greche e siti archeologici italiani, illustrerà il profondo legame tra Bisanzio e il Piemonte.
Il fascino intramontabile dell’arte
bizantina approda nella città sabauda. Dal 10 maggio al 28 agosto
prossimi, il Museo Civico d'Arte Antica di Palazzo Madama, a Torino,
presenterà la mostra Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un
impero millenario, curata da Federico Marazzi con il contributo
del MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli e del Ministero
Ellenico della Cultura e dello Sport. Una serie di oltre 350 opere,
tra cui numerosi prestiti provenienti da importanti musei italiani e
greci, troverà spazio nella Sala del Senato del museo torinese, per
raccontare non solo la storia dell'antico impero “che non voleva
morire”, ma anche dei suoi profondi legami storici con il Piemonte.
LA MOSTRA SUI BIZANTINI A TORINO
L’esposizione illustrerà il
“millennio bizantino” e il suo rapporto con il territorio
piemontese attraverso una raccolta di sculture, mosaici, affreschi,
vasellami, manufatti in ceramica e persino una serie di preziose
monete antiche, provenienti dal patrimonio numismatico
dell’istituzione torinese. Il percorso espositivo offrirà una
panoramica sulla creatività artistica di un impero che da sempre
esercita un grande fascino: dagli oggetti d'arte bizantini attestati
in Piemonte agli elementi fondanti dell'Impero Romano d'Oriente.
Un’incredibile raccolta di cimeli, principalmente di uso
quotidiano, che risalgono al periodo tra il IV e il XII secolo, e
provengono dalle collezioni degli scavi archeologici greci e dei siti
bizantini di Napoli, Ravenna e Sardegna.
IL LEGAME TRA BISANZIO E IL PIEMONTE
Il corpus espositivo principale sarà
integrato da una sezione dedicata alle profonde relazioni storiche
tra Bisanzio e le terre piemontesi, come il cofanetto in avorio della
Cattedrale di Ivrea e il dittico conservato a Novara in San
Gaudenzio. Un legame che affonda le sue radici, prima, nella Seconda
crociata, quando Guglielmo V di Monferrato venne ospitato dalla corte
imperiale di Bisanzio; poi nelle celebri nozze tra Filippo di Savoia
e Isabella di Villehardouin, che diedero origine alla dinastia dei
Savoia-Acaia. Una relazione favorita anche dai traffici di mercanti,
che portò, dal punto di vista culturale, a un'originale commistione
artistica.
[Immagine in apertura: Bracciale a fascia, IX - X secolo, oro e vetro, smalto
cloisonné (Provenienza: Salonicco, scavo a
Dodekanisou Street), Salonicco, Museo della Cultura
Bizantina]