Attraverso una vasta selezione di opere realizzate dai suoi principali protagonisti, un’attesissima retrospettiva negli spazi della Bourse de Commerce di Parigi ripercorrerà il prossimo autunno la storia di questo importante movimento artistico: dalle origini nel contesto italiano degli anni Sessanta fino alla sua affermazione internazionale.

“Un’arte povera, impegnata con la contingenza, con l’evento, con l’astorico, col presente”: con queste illuminanti parole, il critico genovese Germano Celant definì nel 1967 il senso di una corrente artistica emergente, stabilendo un parallelo immediato fra il Teatro Povero di Jerzy Grotowski e le opere realizzate negli stessi anni in Italia da artisti del calibro di Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti e Michelangelo Pistoletto.A distanza di quasi sessant’anni, la Bourse de Commerce di Parigi si prepara a ospitare una ricca retrospettiva su questo movimento: si intitolerà Arte Povera, e dal prossimo 9 ottobre fino al 27 gennaio approfondirà il percorso seguito da artisti e intellettuali impegnati in una costante riflessione sul superamento dell’arte tradizionale, dei suoi stilemi e delle sue sovrastrutture, al fine di istaurare un rapporto diretto e materiale con l’opera d’arte e con il suo significato più profondo.IN FRANCIA LA MOSTRA SULLA STORIA DELL’ARTE POVERAPresentando al pubblico le opere di ben tredici esponenti dell’Arte Povera, l'esposizione parigina consentirà ai visitatori di ripercorrere l’intera evoluzione di un movimento pioneristico, capace di cambiare per sempre la pittura, la scultura e le arti performative.Fin dai suoi esordi, questa corrente si è distinta per l’impiego di materie prime immediate, attraverso cui i suoi esponenti hanno dato vita a opere e installazioni in grado di indagare l'esperienza soggettiva del materiale, le sue mutazioni e il suo rapporto con lo spazio.Per tracciare la storia di un movimento artistico rivoluzionario, la mostra curata da Carolyn Christov-Bakargiev presenterà una ricca selezione di opere della Pinault Collection dell’istituto parigino, armoniosamente integrata con pezzi provenienti dal Castello di Rivoli e dalla Fondazione Arte CRT, nonché con i prestiti concessi da importanti collezionisti pubblici e privati.ESPOSTE A PARIGI LE OPERE DI PISTOLETTO, KOUNELLIS E ANSELMOTrasformando radicalmente il linguaggio dell'arte contemporanea, artisti come Pistoletto, Jannis Kounellis, Mario Merz e Pino Pascali hanno espressamente rinunciato alla definizione di uno stile distintivo unico, puntando piuttosto alla creazione di opere eterogenee e non convenzionali che avessero un impatto immediato sugli osservatori.La mostra autunnale alla Bourse de Commerce di Parigi documenterà la carica innovatrice dell’Arte Povera, invitando i visitatori a riflettere sulla grande attualità e originalità di un’esperienza artistica tanto diretta quanto svincolata da codici e ideologie predefinite.[Immagine in apertura: Michelangelo Pistoletto, Venere degli stracci, 1967, reproduction de Vénus en ciment recouvert de mica et de chiffons, 150 × 280 × 100 cm (installation). Courtesy du Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (Rivoli-Turin). Prêt de la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Photo : Paolo Pellion]
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