Il Museo Civico Bailo dedica una grande mostra a uno degli scultori italiani più importanti del Novecento, la cui opera è presente da decenni all'interno delle collezioni della sede museale veneta.

Il Museo Luigi Bailo è un vero e proprio gioiello della città veneta. Nel 1993, grazie a una pubblica sottoscrizione, si arricchisce dell'opera Adamo ed Eva dello scultore Arturo Martini, oggi scenograficamente collocata al centro del chiostro sud e ben visibile attraverso una finestra dall'esterno dell'edificio. L'esposizione che si terrà al Balio dal 31 marzo al 30 luglio 2023, dal titolo Arturo Marini. I capolavori, rappresenta dunque un'occasione straordinaria per potere ammirare l'opera dell'artista trevigiano all'interno di un museo che da sempre lo apprezza e valorizza le sue sculture. LA MOSTRA SU ARTURO MARTINI A TREVISO L'esposizione, curata da Fabrizio Malachin e Nico Stringa, raduna opere che, prendendo in prestito l'espressione usata da Martini, “pesano tonnellate e sembrano leggere come una piuma”. Lungo il percorso saranno proposte e indagate tutte le fasi dell'evoluzione artistica di Martini, con particolare attenzione alla sua modernità rispetto alla produzione europea a lui contemporanea. LE OPERE DI MARTINI AL MUSEO BAILO La collezione del Museo Bailo è particolarmente ricca di opere di Arturo Martini, e questo permette di allestire un itinerario completo, che inizia dal Leone di Monterosso-Chimera per poi passare al Figlio prodigo, simbolo della mostra all'ex Tempio di Santa Caterina di Treviso nel 1967. Un focus speciale sarà dedicato alla sinuosa opera Donna che nuota sott'acqua, mentre un dialogo speciale sarà innescato tra le sculture La Pisana e Donna al sole. E se il Tobiolo rappresentò per Martini la consacrazione come grande scultore, il pubblico resterà senz'altro impressionato dall'imponente gesso del Sacro Cuore, alto ben 3,20 metri ed esposto per la prima volta. Non meno impressionante è La sposa felice, di ben 2,5 metri d'altezza. L'esposizione includerà anche le maioliche e i dipinti di Martini, mentre l'ultima sezione sarà incentrata sui capolavori presenti nella raccolta del Bailo.[Immagine in apertura: Arturo Martini, La Pisana, 1928]
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