Universamente conosciuta come la "culla del Rinascimento", Firenze non è stata estranea all'esperienza barocca: quella corrente artistica e architettonica ha in realtà assunto nel capoluogo toscano caratteri peculiari. A raccontarlo è la nuova mostra del centro culturale Bozar, a Bruxelles.

Quando si pensa all'Europa barocca, probabilmente la città di Firenze non è la prima destinazione che viene in mente. È la Roma del Seicento ad avere nel tempo conquistato un posto di riguardo nell'immaginario collettivo, in parte offuscando con la sua magnificenza quelle che si potrebbero definire come le "espressioni locali" della corrente barocca. Declinazioni di una stagione che in realtà coinvolse una pluralità di centri urbani e territori, inclusa la celeberrima "culla del Rinascimento". A darne oggi testimonianza è Baroque in Florence. The Haukohl Family Collection, la mostra in corso fino al 21 luglio prossimo negli spazi del Bozar di Bruxelles.IL BAROCCO DA FIRENZE AL BELGIO Punto d'avvio dell'itinerario di visita sono le opere dell'importante collezione costituita da Sir Mark Fehrs Haukohl, che ha dedicato gli ultimi trentacinque anni alla ricerca di opere antiche, con specifico riguardo per quella che viene considerata la "nicchia" dell'arte barocca fiorentina. Il risultato è la più vasta raccolta privata americana di pittura fiorentina dal XVI al XVIII secolo. Circa trenta lavori provenienti da questo corpus, uniti a una dozzina di prestiti concessi dal Musée National d'Histoire et d'Art di Lussemburgo, formano "l'ossatura" della mostra, concepita come un invito al viaggio nella Firenze del XVII secolo. Strutturata secondo tre sezioni, con un'impostazione cronologica e con un terzetto di focus tematici, Baroque in Florence pone l'accento sui caratteri distintivi assunti da questa corrente nell'area fiorentina. Nelle chiese e nei palazzi nobiliari in riva all'Arno, pittori e scultori svilupparono una versione del Barocco più misurata, equilibrata, poetica, con un'inclinazione per certi versi perfino malinconica. A BRUXELLES I CAPOLAVORI DEL BAROCCO FIORENTINO A lungo rimasto ingiustamente sconosciuto, il Barocco fiorentino si rivela, in tutta la sua specificità, per la prima volta nella capitale belga. Il percorso prende avvio con le opere di artisti che hanno goduto dell'appoggio dei Medici: Jacopo da Empoli, Jacopo Vignali e Mario Balassi, testimoni di una "generazione intermedia", che seppe combinare l’eredità rinascimentale con le istanze artistiche emergenti. L'attenzione si concentra quindi sulla famiglia Dandini, che con le sue tre generazioni di pittori consolidò il cosiddetto "stile barocco fiorentino". Il capitolo finale è riservato alla produzione di Onorio Marinari e Alessandro Gherardini. [Immagine in apertura: Felice Ficherelli, Allegory of Poetry, 17th century, oil on canvas. Courtesy The Haukohl Family Collection. Photo: Tom Lucas]
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