A Brescia l'"archeologia contemporanea" di Emilio Isgrò
ARTE
Brescia si prepara ad accogliere un
nuovo intervento di Emilio Isgrò: un progetto diffuso che
coinvolgerà diverse sedi archeologiche della città, all'insegna del
dialogo tra passato e presente.
Dopo la presentazione della
Incancellabile Vittoria, la monumentale installazione esposta
in maniera permanente sulla parete nord della fermata Stazione FS
della metropolitana di Brescia, Emilio Isgrò torna nel
capoluogo lombardo, rinsaldando il suo legame con il territorio.
Succede grazie a una nuova iniziativa, più estesa rispetto alla
precedente occasione. A essere coinvolti nel progetto sono infatti
luoghi diversi del Parco archeologico di Brescia Romana e del Museo
di Santa Giulia: una serie di location di straordinario valore
storico, esaltate dagli interventi contemporanei dell'artista
siciliano.
IL PROGETTO DI EMILIO ISGRÒ A BRESCIA
Aperta al pubblico a partire dal 23
giugno (e visitabile fino all'8 gennaio 2023), la mostra diffusa –
dal titolo Isgrò cancella Brixia – è un percorso a tappe curato da Marco Bazzini e pensato per mettere in dialogo
cultura classica e linguaggi del presente. Un aspetto,
quest'ultimo, di certo non nuovo nella poetica di Isgrò, che vede la
sua cifra stilistica principale proprio nella corrispondenza tra
classico e moderno, tra archeologia e figurazione contemporanea.
Realizzato appositamente per Brescia,
in collaborazione con Brescia Fondazione Musei, il progetto si
compone di una serie di lavori monumentali (tra i quali Le api di
Virgilio, la spettacolare installazione ospitata nel Capitolium
del parco archeologico, e L’armonium delle allodole impazzite,
un enigmatico strumento musicale allestito nel Chiostro del Museo di
Santa Giulia), un corpo di quattordici opere originali negli spazi
interni dello stesso museo e uno spettacolo teatrale (dal titolo
Didone Adonais Domine, uno dei drammi storici scritti da Isgrò
e presentato al Teatro Romano il 23 giugno). Insomma, un progetto
complesso e diversificato, pensato per coinvolgere alcuni dei luoghi
storici più importanti della città Capitale della Cultura 2023.
IL COMMENTO DI FRANCESCA BAZOLI
“Il progetto 'Isgrò cancella
Brixia' traghetta verso il traguardo del 2023, anno in cui Brescia
sarà
Capitale della Cultura, e corona il
percorso che la Fondazione Brescia Musei ha intrapreso, ormai
due anni fa, intorno al ritorno in
città della Vittoria Alata, da cui è scaturito un vasto e vario
palinsesto culturale, e investe il
nuovo grande ‘cantiere’ del Teatro Romano, battezzato lo scorso
4 aprile da un significativo
convegno sul futuro del teatro romano di Brescia e che vedrà impegnata la Fondazione nei prossimi
anni”, ha affermato Francesca Bazoli, presidente di Fondazione
Brescia Musei. “Non solo: il coinvolgimento da parte di
Fondazione Brescia Musei di un grande maestro del calibro di Emilio
Isgrò, dopo quello di Francesco Vezzoli, protagonista del percorso
espositivo da poco concluso 'Palcoscenici Archeologici', conferma la
volontà della Fondazione di leggere la ricchezza del patrimonio
bresciano artistico attraverso tutti i linguaggi dell’arte, fino a
quella contemporanea”.
[Immagine in apertura: Emilio Isgrò,
La pigrizia del discobolo, acrilico su tela, 118 x 170 cm.
Foto Andrea Valentini, Courtesy Archivio Emilio Isgrò]