A New York una mostra sui cani (e sui loro padroni)
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Quest’estate, a New York, una mostra accende i riflettori sui cani raffigurati nelle opere d’arte firmate da alcuni degli artisti più celebri del Novecento e del nostro secolo. Tra questi anche Pablo Picasso, Paula Rego, Alex Katz, Robert Mapplethorpe e Kiki Smith.
Cosa hanno in comune Alex Katz, Robert Mapplethorpe, Pablo Picasso, Paula Rego e Kiki Smith? Oltre a essere alcuni dei più affermati artisti del Novecento e del nostro secolo, condividono tutti l’amore per l’amico più fedele dell’uomo: il cane. E una mostra alla galleria Timothy Taylor di New York, allestita fino al prossimo 23 agosto, lo dimostra. Dog Days of Summer, infatti, riunisce ben sessanta lavori di numerosi artisti che hanno rappresentato i cani come metafora o semplicemente come inseparabili compagni di avventure.I CANI NELLA STORIA DELL’ARTEIl progetto espositivo si presenta come un’indagine dell'iconografia del cane nella cultura visiva, identificandone la presenza già 8mila anni fa, epoca a cui risale la prima rappresentazione di un cucciolo incisa su una pietra di arenaria.Da lì in poi, l’amico a quattro zampe è sempre stato un degno protagonista dell’espressione artistica in quanto simbolo di fedeltà, protezione, gioco e amore incondizionato.La mostra newyorkese, quindi, porta gli spettatori alla scoperta dei cuccioli degli artisti, come il bassotto di nome Lump che, appartenuto a David Douglas Duncan, visse con l'artista Pablo Picasso per ben sei anni diventando protagonista in molte delle sue opere; o ancora i famosi bracchi Weimaraner del fotografo William Wegman, noto al vasto pubblico per gli scatti “in costume” dei suoi cani.LA MOSTRA ALLA TIMOTHY TAYLOR DI NEW YORKAttraverso una raccolta di dipinti, sculture, disegni, stampe e fotografie realizzati dal 1915 ai giorni nostri, la retrospettiva accende i riflettori su questo legame unico e spesso sottovalutato: tra le opere in mostra, anche una serie di lavori recenti, tra cui spiccano Mango di Hilary Pecis, un quadro dai colori sgargianti in cui il piccolo cagnolino protagonista si rannicchia su dei cuscini, e Pearl di Jesse Mockrin, un disegno a grafite in cui il ricciolo della coda di un carlino si abbina allo stile rococò del vestito del suo proprietario.Altri lavori indagano invece il ruolo dei cani nella storia dell’uomo, così come nell’immaginario fantastico e nell’era del consumismo. È il caso del dipinto di Karen Kilimnik Friends in the woods, che strizza l’occhio alle scene canine rappresentate dai grandi maestri del passato.[Immagine in apertura: Hilary Pecis, Mango, 2024 © Hilary Pecis]