Attraverso una fitta programmazione di eventi, dal 9 luglio fino al 5 settembre, la città di Salerno celebrerà la leggenda di uno dei luoghi più iconici di New York: il Chelsea Hotel, "tempio sacro" del rock.

A guardarlo adesso, chiuso per ristrutturazione da circa dieci anni e segnato da un destino che lo vedrà presto trasformarsi in una struttura di lusso da 600 dollari a notte, il Chelsea Hotel sembra non avere più quella genuina vitalità che lo ha caratterizzato per tutto il corso del Novecento. I suoi numerosi ospiti, a dir poco particolari, lo hanno infatti reso un emblema universale di libertà creativa, genio e follia.  Realizzato nel 1884 dall’architetto Philip Hubert, il Chelsea Hotel fu concepito con l’idea di divenire una sorta di "comune" abitata da artisti e proletari uniti per dividerne le spese. Il progetto iniziale si trasformò presto in utopia, ma lo spirito libero e la voglia di condivisione non abbandoneranno mai del tutto lo storico palazzo.  LE LEGGENDE DEL CHELSEA HOTEL Sono tantissimi infatti i personaggi celebri che hanno popolato le sue stanze trasformandolo, di fatto, in un incredibile hub creativo e culturale dove attori, registi, scrittori, artisti e soprattutto rockstar hanno concepito veri e propri capolavori. Dimora di vizi e virtù, l’hotel newyorkese ha assistito all’alternarsi di personaggi incredibili come Jackson Pollock, Arthur Miller, i cosiddetti "nouveaux réalistes" (Jean Tinguely, Niki de Saint Phalle, Daniel Spoerri, Christo e sua moglie Jeanne-Claude), Henri Cartier-Bresson, Patti Smith, Robert Mapplethorpe e Madonna, giusto per citarne alcuni. Personalità così sopra le righe non potevano che dar luogo ad avvenimenti leggendari, come la genesi di On the road da parte di Jack Kerouac, l’incontro d’amore tra Janis Joplin e Leonard Cohen – che lo porterà a scrivere l’elegia Chelsea Girl #2 –, il concepimento di 2001: Odissea nello spazio, le feste infinite di Iggy Pop e la produzione del film di Andy Warhol, Chelsea Girls. La storia del mitico edificio non è costellata solo da episodi spensierati ma, purtroppo, anche da eventi drammatici come la morte del poeta "maledetto" Dylan Thomas (avvenuta nel 1953) e l’omicidio di Nancy Spungen per mano del suo compagno Sid Vicious, bassista dei Sex Pistols. LA MOSTRA EVENTO A SALERNO Il mito del Chelsea Hotel è stato di forte ispirazione per l’associazione culturale Tempi Moderni, che ha deciso di realizzare, in collaborazione con Ono Arte Contemporanea, una mostra evento accompagnata da una rassegna che include talk, proiezioni cinematografiche e concerti. Dal 9 luglio al 5 settembre sarà così possibile entrare a pieno nell’atmosfera di questo luogo che ha contribuito ad accrescere sia la fama di una metropoli come New York che quella del genio artistico di tutto il XX secolo.  Allestita all’interno di Palazzo Fruscione, Stories from the Rooms of Chelsea Hotel – questo il titolo della mostra – si compone di 109 fotografie accompagnate dai testi scritti appositamente dal giornalista e conduttore televisivo Carlo Massarini. Gli scatti presentati, che puntano soprattutto a restituire quella particolare atmosfera che si respirava nell’America di metà Novecento, portano la firma di grandi protagonisti della fotografia mondiale: tra questi Inge Morath, Norman Seeff, John Jay, Tony Frank e Rita Barros. LA RASSEGNA “FUORI PALAZZO” Parallelamente alla mostra allestita a Palazzo Frusciano, Salerno si animerà anche grazie a Racconti del Contemporaneo – V edizione – Il Palazzo del Sogno, la rassegna che, dislocata tra il Teatro Ghirelli e la Fondazione Ebris, continuerà a scandagliare le numerose influenze dell’edificio newyorkese attraverso dibattiti e proiezioni di film. Numerosi gli ospiti illustri che si alterneranno tra una conferenza e l’altra, come il giornalista e critico musicale Ernesto Assante, e Roberta Paltrinieri, docente di Sociologia della cultura all’Università di Bologna. A impreziosire l’offerta del cineforum saranno invece pellicole di culto come il film biografico Pollock (diretto da Ed Harris nel 2000), Sid & Nancy – di Alex Cox –, No direction home (il documentario prodotto da Martin Scorsese che ripercorre la vita di Bob Dylan), Daunbailò di Jim Jarmush e, ovviamente, Chelsea Girls di Andy Warhol. [Immagine in apertura: Norman Seeff, Patti Smith & Robert Mapplethorpe, New York, 1969. © Norman Seeff 2021]
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