A New York, una mostra alla Hauser & Wirth presenta al pubblico il più recente corpus di opere della grande Cindy Sherman: 30 autoritratti inediti, in cui l’artista frammenta e riassembla il suo volto per creare personaggi totalmente nuovi e inquietanti.

Tra le figure più prominenti della fotografia contemporanea, Cindy Sherman indaga il concetto della rappresentazione dell’identità e del corpo femminile nei diversi mezzi di comunicazione (dalla cinematografia alla televisione fino ai social media). In oltre quarant'anni di carriera ha dato vita a immagini disturbanti, che mettono in mostra una fisicità frammentata e a tratti mostruosa, in cui realtà e finzione si fondono. E lo ha fatto soprattutto attraverso gli autoritratti. Una nuova serie di scatti è protagonista di una mostra alla Hauser & Wirth di New York.30 AUTORITRATTI DI CINDY SHERMAN Visitabile fino al 16 marzo, la retrospettiva Cindy Sherman riunisce circa trenta lavori inediti dell’artista, appartenenti al suo corpus più recente. In questi autoritratti, Sherman ritrae il suo volto deformato, effetto ottenuto attraverso un assemblaggio di diversi elementi: incorporando anche metodi più tradizionali di "trasformazione" dell’immagine personale (come ad esempio trucco, parrucche e costumi), Sherman realizza dei collage fotografando sezioni isolate del suo viso. Tagliando e incollando occhi, naso, labbra, pelle, capelli e orecchie, l’artista manipola il proprio volto per dare vita ad altri visi di soggetti distinti e a sé stanti. “Quando scatto, cerco di arrivare al punto in cui non riconosco più me stessa”, spiega l’artista.LA “FRAMMENTAZIONE DEL SÉ" NEGLI SCATTI DI CINDY SHERMAN Come in un surreale "freak show", Cindy Sherman mette in scena uno spettacolo tanto inquietante quanto attraente, rompendo il binomio fotografico soggetto-oggetto. Il fondale è stato rimosso e sostituito con uno sfondo piatto, ricordando i ritratti fotografici più classici. Infine, sebbene il bianco e nero sia predominate, attraverso la tecnica del “collaging digitale”, l’artista include anche inserti a colori. Così nascono dei visi completamente nuovi, manipolati digitalmente per enfatizzare la stratificazione della pelle e, simbolicamente, la frammentazione del sé nella società contemporanea. In tal modo, l'artista esplora la propria identità e ne rivendica la proprietà. [Immagine in apertura: Cindy Sherman, Untitled #649, 2023 © Cindy Sherman. Courtesy of the artist and Hauser & Wirth]
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