Fino al 10 giugno, alla Other Size Gallery di Milano sarà possibile ammirare una selezione di 20 opere dalla vasta collezione d’arte contemporanea dello stilista Ernesto Esposito. In mostra artisti del calibro di Matthew Barney, Robert Mapplethorpe, Helmut Newton, Ugo Rondinone, Cindy Sherman e Andy Warhol.


Raccontando il nostro tempo, l’arte contemporanea si pone spesso in rottura con i tabù della società, superando gli schemi e gli stereotipi sociali, sessuali e di identità di genere. Negli anni, lo stilista e collezionista Ernesto Esposito ha raccolto una selezione straordinaria di questi lavori d’avanguardia: tutte opere di artisti che, attraverso svariati linguaggi, hanno guardato oltre le sovrastrutture, anticipando i tempi. La mostra Some People. Opere dalla collezione di Ernesto Esposito, allestita fino al 10 giugno alla Other Size Gallery di Milano, ne raccoglie alcuni brillanti esempi.DA HELMUT NEWTON A ANDY WARHOL IN MOSTRA A MILANOA cura di Maria Savarese, la rassegna riunisce venti opere di artisti del calibro di Matthew Barney, Ugo Rondinone, Cindy Sherman e Andy Warhol, solo per citarne alcuni. Il percorso si snoda attraverso l'accurata selezione proveniente dalla vastissima collezione di Ernesto Esposito, con l’obiettivo di evidenziare un preciso fil rouge: quello del superamento dei tabù sociali legati alla sessualità. Non possono pertanto mancare i nomi di Robert Mapplethorpe ed Helmut Newton, che con i loro scatti hanno fatto del corpo e della sensualità provocatoria una vera e propria “firma d’autore”; o ancora Matthew Barney, che nelle sue articolate videoinstallazioni presenta all’osservatore un’umanità ibrida e libera da ogni costrutto.LA COLLEZIONE D’ARTE CONTEMPORANEA DI ERNESTO ESPOSITOStringendo amicizia con personalità del calibro di Cy Twombly, Joseph Beuys e Andy Warhol, Ernesto Esposito è riuscito a costruire, pezzo dopo pezzo, una delle collezioni di arte contemporanea più importanti e poliedriche del mondo. Instancabile ricercatore, lo stilista ha riunito così una raccolta di opere eterogenee – dalla fotografia all’installazione, dalla pittura al video –, sempre con una grande poliedricità e intuito anticipatore. La selezione che ritroviamo in mostra, in particolare, permette all’osservatore di ripercorrere l’evoluzione del medium fotografico, che si afferma progressivamente come linguaggio creativo autonomo.
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