La rassegna diffusa "La tua mente è la tua casa. La tua mente è la tua prigione", curata da Nicolas Ballario, esplora il confine tra protezione e costrizione di casa e museo. Coinvolgendo sette istituzioni del Valdarno e dieci artisti, il progetto espositivo crea una rete che, attraverso interventi artistici dislocati su tutto il territorio, stimola delle riflessioni sui limiti dello spazio fisico e mentale.


Può il museo, in quanto spazio di confronto e dibattito, luogo accogliente e di cura, essere considerato una "casa"? In che misura i suoi confini sono strumenti di tutela, e quando sono invece restrizioni? La mostra diffusa La tua mente è la tua casa. La tua mente è la tua prigione, a cura di Nicolas Ballario, invita il visitatore a porsi questi interrogativi, riflettendo sui concetti di casa, di museo e di limite, in bilico tra protezione e costrizione.7 MUSEI E 10 ARTISTI RIFLETTONO SUI LIMITI DEL MUSEOIl progetto coinvolge sette istituzioni del Sistema museale del Valdarno: il Museo delle Terre Nuove; la Casa Masaccio Centro per l'arte contemporanea; il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Valdarno; il Museo Paleontologico e il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento a Montevarchi; il Museo Venturino Venturi a Loro Ciuffenna; e il Museo MINE a Cavriglia. “Dieci artisti di provenienza e ambiti diversi”, dichiara Ballario, “tra grandi artisti e giovani emergenti, compongono un racconto dello spazio fisico e mentale che viviamo. La nostra mente può salvarci e può condannarci, può essere orto e ghetto, casa e prigione: per i musei vale lo stesso?”. Allestita fino al 30 marzo 2025, l’iniziativa punta a offrire un'esperienza immersiva, in cui ogni museo diventa un luogo di riflessione e interazione, stimolando il pubblico a considerare le diverse sfumature del significato di "confine" evocate da questi spazi.LA MOSTRA DIFFUSA IN TOSCANA A CURA DI NICOLAS BALLARIODislocando le opere su tutto il territorio, la mostra invita a una scoperta profonda e multilivello dell’arte e del suo ruolo sociale: i manifesti inediti di Michelangelo Pistoletto diventano un "progetto di paradiso" diffuso tra le strade di Cavriglia, mentre il Museo delle Terre Nuove ospita la scultura Shine di Valerio Berruti. E ancora, Cloud di Leandro Erlich al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie dialoga con l’Annunciazione di Beato Angelico, mentre – sempre a San Giovanni Valdarno – Casa Masaccio Centro per l’arte contemporanea presenta una selezione di fotografie di Sofia Uslenghi, in dialogo con gli iconici scatti del maestro Gabriele Basilico. Gianni Lucchesi e Daniele Costa “trovano casa” a Montevarchi, al Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento, mentre sempre in città, il Museo Paleontologico accoglie i Pollai di Vedovamazzei. Le immagini di Oliviero Toscani, infine, sono protagoniste al Museo Venturino Venturi a Loro Ciuffenna, a cui si affianca l’opera A stenti di Alberto Agosti.[Immagine in apertura: Oliviero Toscani, Ritratti di condannati a morte negli Stati Uniti d'America]
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