Dopo la tappa torinese, la grande retrospettiva dedicata a Dorothea Lange approda al Museo Civico di Bassano del Grappa, che per l'occasione riapre dopo un semestre di lavori di riqualificazione. Con quasi 200 scatti, la mostra racconta l’America della Grande Depressione attraverso lo sguardo umano ed empatico di una delle più importanti fotografe della storia.

Per Dorothea Lange, “la macchina fotografica è uno strumento che insegna alla gente come vedere il mondo senza di essa”. Tra le più grandi fotografe al mondo, ha co-fondato l’autorevole rivista fotografica Aperture, ed è stata la prima fotografa donna a vedersi dedicare dal il MoMA una retrospettiva (nel 1965, pochi mesi prima della sua scomparsa). Dopo il grande successo della tappa torinese, dal 27 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024 la mostra Dorothea Lange. L’altra America, realizzata con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, approda ai Musei Civici di Bassano del Grappa con alcune novità e opere non incluse nella precedente rassegna.LA MOSTRA DI DOROTHEA LANGE A BASSANO DEL GRAPPA La rassegna, a cura di Walter Guadagnini e Monica Poggi, raccoglie quasi duecento scatti in prestito dai diversi nuclei che conservano l’opera di Dorothea Lange (in particolare la Library of Congress di Washington, e i National Archives statunitensi), invitando il visitatore a intraprendere un viaggio alla scoperta di un’icona senza tempo dell'arte dello scatto. Focalizzata sul periodo compreso tra gli anni Trenta e la Seconda guerra mondiale, la mostra approfondisce il “periodo d’oro” della fotografa: anni segnati dalla Grande Depressione, e poi dalla durissima siccità, raccontata da Lange con scatti come Migrant Mother, la cui intensità si deve a uno sguardo intenso, empatico e mai pietistico.LA FOTOGRAFA DELLA GENTE DOROTHEA LANGE Nata nel 1895 in New Jersey, con i suoi scatti Lange ha fatto la storia: le sue sono immagini inclusive, che raccontano le vite delle persone comuni, degli “ultimi” e degli emarginati della società durante la Grande Depressione. Un lavoro che richiede una profonda comprensione dell’animo umano, sensibilità, partecipazione e soprattutto una capacità di lettura del tessuto sociale (influenzata anche dal legame con il marito, l’economista Paul Taylor). E fu proprio questa forte inclinazione a valergli il soprannome di “photographer of the people”, fotografa della gente.[Immagine in apertura: Dorothea Lange: Toward Los Angeles, California, 1937, Farm Security Administration, Office of War Information Photograph Collection, Library of Congress Prints and Photographs Division Washington, D.C., USA]
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