Nel 2024 il museo del Castello del Buonconsiglio festeggia i cento anni dalla sua istituzione con un programma ricco di mostre, incontri, concerti e iniziative culturali. Un'opportunità per riscoprire la storia, l'arte e la bellezza di un patrimonio unico e del suo legame con il territorio.

Monumento simbolo di Trento, il Museo del Castello del Buonconsiglio è uno degli attori culturali più importanti del Trentino, visitato da più di 300mila persone all'anno. Per celebrare il suo centenario, l’istituzione ha in programma un ricco calendario di eventi. In particolare, il prossimo 27 aprile, data ufficiale dell’anniversario, sarà organizzata una giornata di eventi, con l'intervento del filosofo Umberto Galimberti sul tema "Conosci te stesso", l’antico motto che campeggia sulla loggia veneziana del Castello. LE MOSTRE PER IL CENTENARIO DEL MUSEO A testimonianza del legame fra il Museo del Castello del Buonconsiglio e l’arte e la storia del territorio, sono previste per il 2024 tre mostre molto attese. La prima, visitabile fino al 5 maggio, è Museo Anno zero. Opere recuperate 1919-1923, che illustra le vicende che portarono al ritorno delle opere d'arte trentine al castello. Dal 22 marzo al 20 ottobre sarà la volta di Con spada e croce. Longobardi a Civezzano, un’esposizione sulla storia dei Longobardi in Trentino. La terza rassegna, in programma dal 6 luglio al 20 ottobre, sarà Dürer e le origini del Rinascimento nel Trentino: prendendo le mosse dal primo viaggio in Italia del grande pittore tedesco, risalente al 1494, la mostra racconterà l’influenza di Albrecht Dürer sugli artisti dell’area fra Trentino e Tirolo, nonché gli scambi artistici fra Basso Medioevo e Rinascimento lungo la valle dell'Adige. IL CASTELLO SIMBOLO DI TRENTO Eretto a partire dal XIII secolo, il Castello del Buonconsiglio è stato per secoli la sede dei principi vescovi di Trento, ospitando nel XVI secolo il celebre Concilio di Trento. Nel 1924, dopo un’attenta opera di recupero, Giuseppe Gerola inaugurò il museo all’interno del castello: primo soprintendente italiano, Gerola riportò a Trento numerose opere d'arte trasferite in Austria durante il periodo asburgico. Da allora, il museo si è arricchito di nuove acquisizioni e donazioni, arrivando a conservare più di 120mila opere, ed è sede ogni anno di numerose mostre e iniziative di grande respiro culturale. [Immagine in apertura: Foto di Joshua Kettle su Unsplash]
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