In mostra a Mestre le "indagini fotografiche" di Edward Burtynsky
FOTOGRAFIA
Documentare e far riflettere l’osservatore sull’impatto dell’uomo e dell’industria sull’ambiente è da sempre la “missione” del fotografo canadese Burtynsky. Lo conferma la mostra fotografica in corso all'M9 di Mestre, con oltre 80 fotografie di grande formato che descrivono gli effetti delle attività antropiche sulla natura.
Attraverso i suoi scatti Edward Burtynsky, uno dei maggiori fotografi del nostro tempo, documenta da decenni le conseguenze dall'azione antropica sul paesaggio, con particolare riguardo per le attività estrattive e industriali. Questo tema costituisce il fulcro della retrospettiva a lui dedicata, aperta fino al 12 gennaio 2025 all'M9 – Museo del ‘900, a Mestre. Già dal titolo – Burtynsky: Extraction / Abstraction – la mostra evidenzia la contrapposizione fra la devastazione prodotta dalle attività estrattive su larga scala e l’abilità del fotografo canadese di creare immagini di forte impatto. Si tratta di opere nelle quali la composizione e le scelte cromatiche definiscono un particolarissimo effetto di astrazione artistica. Con la sua maestria fotografica, Burtynsky cattura immagini che invitano gli spettatori a riflettere sulla necessità di un approccio più sostenibile nella gestione dell’ambiente e dei suoi tesori.GLI SCATTI DI EDWARD BURTYNSKY IN MOSTRA A MESTREIl ricco percorso espositivo conduce i visitatori alla scoperta del lavoro di Burtynsky attraverso oltre 80 fotografie, riprodotte in stampe di grande formato. Nell'itinerario è inclusa la serie del 2022 dedicata agli effetti della Xylella sugli ulivi della campagna pugliese, che offre una prospettiva diversa, ma ugualmente rilevante, sui disastrosi effetti indiretti del cambiamento climatico. Articolata secondo sei sezioni tematiche, la mostra presenta inoltre una decina di pannelli murari ad alta definizione, nonché uno spazio dedicato agli strumenti tecnologici e alle fotocamere utilizzate da Burtynsky nel corso della sua carriera. Non mancano i droni, che gli hanno permesso di ampliare ulteriormente il campo visivo delle sue fotografie. Questa combinazione di arte e tecnologia consente di conoscere il metodo adottato da Burtynsky nel documentare le attività antropiche alle diverse latitudini. Curata da Marc Mayer, ex direttore della National Gallery of Canada, la mostra Burtynsky: Extraction / Abstraction vanta un allestimento d’eccezione, realizzato dal noto studio d’architettura Alvisi KirimotoLA FOTOGRAFIA RACCONTA UOMO E PAESAGGIOReduce dal successo ottenuto al suo debutto espositivo a Londra, nei locali della Saatchi Gallery, la mostra fotografica al M9 è la più ampia e completa retrospettiva dedicata al 69enne fotografo canadese che, nel corso della sua carriera ultra-quarantennale, si è costantemente dedicato alla bellezza astratta e irreale dei paesaggi raffigurati, quanto alla devastazione legate alle attività dell’uomo. Grazie anche al fitto programma di eventi collaterali, conferenze e workshop, pensato per approfondire insieme al pubblico i temi trattati, la mostra Burtynsky: Extraction / Abstraction rappresenta un'importante occasione per celebrare l’opera di un grande fotografo e, al tempo stesso, promuovere e diffondere la consapevolezza ambientale.[Immagine in apertura: BURTYNSKY: Extraction / Abstraction, exhibition view. Credits M9 Giorgia Rorato]