Scomparso nel 2015, Elio Fiorucci è stato uno dei massimi esponenti della moda italiana. Protagonista per oltre cinquant’anni di una rivoluzione dello stile e dei costumi che vanta pochi paragoni a livello mondiale, nella sua città natale è protagonista di una retrospettiva senza precedenti che evidenzia le sue felici intuizioni creative.

Triennale Milano accoglie la mostra Elio Fiorucci, l'attesa retrospettiva che si prefigge di raccontare le vicende umane, imprenditoriali e culturali di uno degli stilisti italiani più influenti del secondo Novecento. Visitabile fino al 16 marzo del prossimo anno e curata da Judith Clark, professoressa di Moda e Museologia alla University of Arts di Londra, è la più grande mostra mai dedicata al noto imprenditore e designer di moda, scomparso nove anni fa. Attraverso il suo ricco percorso espositivo, che include fotografie, video, documenti inediti e opere d’arte contemporanea, oltre ovviamente ad abiti e accessori della maison milanese, Elio Fiorucci offre uno sguardo completo sulle vicende biografiche e professionali di uno stilista che, a partire dagli anni Sessanta, è riuscito a imporre la propria coloratissima visione creativa, cambiando per sempre il mondo della moda.LA MOSTRA SU ELIO FIORUCCI IN TRIENNALE MILANO Per presentare gli aspetti creativi e imprenditoriali del lavoro di Elio Fiorucci, la mostra ne ripercorre in ordine cronologico la fortunata carriera, a partire dagli esordi nella Milano degli anni Sessanta fino alla consacrazione nel mondo della moda internazionale. L'intuito di uno stilista abile nel prevedere e anticipare le tendenze internazionali viene evidenziato dai numerosi e iconici capi in esposizione, dai primi jeans a zampa ai suoi coloratissimi accessori pop. La retrospettiva restituisce così il ritratto fedele di una personalità poliedrica e appassionata di arte, musica e molte altre espressioni culturali. Accompagnati dalla riproduzione di numerose registrazioni inedite della voce dello stilista, i visitatori possono inoltre approfondire il suo rapporto personale e creativo con artisti del calibro di Andy Warhol, Keith Haring e Jean-Michel Basquiat, o con grandi esponenti dell’architettura e del design del XX secolo, come Andrea Branzi, Franco Marabelli ed Ettore Sottsass, che negli anni Settanta firmarono il progetto del primo store newyorkese di Fiorucci.LA MODA SECONDO ELIO FIORUCCILa mostra è accompagnata da numerose iniziative parallele: un album speciale, realizzato dalla curatrice in collaborazione con Adelita Husni-Bey e intitolato lI giro del mondo per Elio Fiorucci. Gli album di Mirella Clemencigh, un podcast dedicato e un ricco catalogo, contenente saggi critici, fotografie e interviste. Inoltre, all’interno del Centro studi, archivi, ricerca di Triennale Milano, viene messa a disposizione dei visitatori una ricca selezione di volumi e riviste del settore fashion. La mostra Elio Fiorucci si propone come un'esperienza coinvolgente, in grado di avvicinare il grande pubblico all’universo creativo di uno stilista che, attraverso le sue intuizioni, ha offerto un contributo decisivo alla ridefinizione dei canoni della moda e della cultura contemporanea.[Immagine in apertura: Elio Fiorucci, Installation view, Foto Delfino Sisto Legnani-DSL Studio © Triennale Milano]
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