Dopo i quattro progetti espositivi di Triennale Milano che hanno, nel corso degli anni, approfondito il lavoro e l’eredità di Ettore Sottsass, il designer e progettista viene celebrato da un nuovo capitolo focalizzato sul disegno, inteso come strumento per esplorare la dimensione dello spazio architettonico.

Prosegue il ciclo espositivo di Triennale Milano dedicato all'architetto e designer Ettore Sottsass: il quinto capitolo della serie, visitabile fino al 13 aprile 2024, trova spazio nella sala che prende il nome dallo stesso progettista, dove da gennaio 2021 si trova l’installazione permanente di Casa Lana, la ricostruzione dell’interno di una residenza privata progettata da Sottsass negli anni Sessanta, a Milano. “Casa Lana funge da dispositivo del pensiero” spiega il presidente dell'istituzione Stefano Boeri, “agisce da strumento di indagine intorno al quale, nel corso degli anni, è stata sviluppata una serie di mostre dedicate a diversi aspetti del lavoro di Sottsass”.LA NUOVA MOSTRA DI TRIENNALE MILANO SU ETTORE SOTTSASS Intitolata Ettore Sottsass. Architetture Paesaggi Rovine, la rassegna esplora l’architettura attraverso la dimensione essenziale e bidimensionale del disegno. A cura di Marco Sammicheli (Direttore del Museo del Design Italiano), con Barbara Radice e Iskra Grisogono di Studio Sottsass, la retrospettiva riunisce i bozzetti e schizzi del poliedrico progettista, attraverso i quali è possibile approfondire il suo pensiero ed entrare in contatto con il suo processo creativo. Con lo scopo di far luce sui concetti chiave della sua filosofia e sul suo approccio alla progettazione, particolare rilievo è stato dato ad alcuni disegni realizzati nel periodo immediatamente successivo all'esperienza di Memphis (il collettivo di design e architettura fondato da Sottsass e attivo tra il 1981 e il 1987), accompagnati dagli estratti di un suo testo del 1992 intitolato Rovine.DISEGNO E ARCHITETTURA SECONDO SOTTSASSQuesti brani sono associati, insieme agli ingrandimenti dei bozzetti, anche ad altre riflessioni personali del designer, che lasciano emergere la sua visione sulla progettazione, che lo porta a privilegiare “la parte che si abita rispetto a quella che si vede”. Infatti Ettore Sottsass, ha sottolineato Marco Sammicheli, “abbraccia il presente come tempo unico per progettare. Per lui l’ascissa del tempo è molto più importante dell’ordinata dello spazio. Elabora una personale filosofia architettonica che non fa riferimento alcuno a precise logiche compositive”.[Immagine in apertura: Ettore Sottsass. Architetture Paesaggi Rovine, exhibition view. Foto Gianluca Di Ioia]
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