Oltre duecento immagini in bianco e nero ripercorrono la carriera di Ferdinando Scianna nella mostra allestita al Palazzo Reale di Milano.

Ai blocchi di partenza la nuova edizione dell’art week milanese, che trova il suo fulcro in miart, la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea, e che accende i riflettori sulla creatività nel capoluogo lombardo. Tra le mostre da non perdere per chi è in città durante la settimana dell’arte c’è Ferdinando Scianna. Viaggio, racconto, memoria, allestita fino al 5 giugno al Piano Nobile di Palazzo Reale. Una grande mostra antologica dedicata al fotografo siciliano Ferdinando Scianna, primo italiano a far parte dal 1982 della famosa agenzia Magnum Photos. LA MOSTRA DI FERDINANDO SCIANNA A MILANO La rassegna, con oltre 200 fotografie scattate esclusivamente in bianco e nero, stampate in diversi formati e articolate in sezioni tematiche, vuole ripercorrere gli oltre cinquant’anni di carriera del maestro della fotografia italiana e non solo. L’impianto espositivo risulta inoltre anche arricchito da una sezione intitolata Bibliografia, dedicata ai numerosi libri pubblicati da Scianna. Per il fotografo la comunicazione, oltre che attraverso le immagini, è sempre passata anche dalle parole. Sfogliabili sui monitor appaiono quindi i suoi scritti più famosi, quelli di riflessione sulla fotografia e sui fotografi come Etica e fotogiornalismo, Obiettivo ambiguo e Il viaggio di Veronica e i testi di accompagnamento ai suoi progetti fotografici come nell’opera editoriale del 2002 Quelli di Bagheria. L’AMICIZIA CON LEONARDO SCIASCIA Un’intera sezione della mostra è riservata all’amicizia, durata 26 anni, tra Scianna e lo scrittore Leonardo Sciascia. Si tratta di circa un migliaio di foto che ritraggono i due amici e il loro affetto coltivato sin da quando lo scrittore andò a visitare, nel circolo della cultura di Bagheria, una delle prime esposizioni fotografiche di uno Scianna appena ventenne. Nel 1989 una piccola serie di questi scatti è diventata parte del libro dal titolo Scianna fotografa Sciascia che lo scrittore riuscì a vedere poco prima di morire. Così Scianna si esprime rispetto al suo rapporto con l’amico: “L'amicizia è come uno scambio delle chiavi delle rispettive cittadelle individuali, è l'acquisizione del reciproco diritto di utilizzare ciascuno dell'altro, gli occhi, la mente, il cuore". [Immagine in apertura: Kami, 1986 © Ferdinando Scianna]
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