Cantore e poeta capace di ammaliare ogni creatura vivente con la sua voce e con il suono della sua lira, Orfeo è un’inesauribile fonte d'ispirazione per la letteratura, l'arte e la musica di ogni tempo: una mostra a Firenze ne celebra l’importanza attraverso sessanta opere di diverse epoche e stili.

Dalle prime attestazioni, risalenti al VI secolo a.C., fino alle opere di Jean Cocteau e Tennessee Williams, quello di Orfeo è uno dei miti più persistenti e celebrati della cultura occidentale, capace di sopravvivere e adattarsi a qualsiasi rivoluzione artistica con sorprendente duttilità.La mostra L’incanto di Orfeo nell’arte di ogni tempo. Da Tiziano al contemporaneo, inaugurata nei giorni scorsi al Palazzo Medici Riccardi di Firenze e in programma fino al prossimo 8 settembre, segue le orme di questo mito attraverso le epoche, presentando circa sessanta opere che spaziano dall'antichità al contemporaneo, grazie ai contributi di grandi artisti come Tiziano, Parmigianino e Cy Twombly, provenienti da numerose collezioni private e pubbliche.ORFEO NELLA STORIA DELL’ARTE IN MOSTRA A PALAZZO MEDICI RICCARDIL’esposizione a Palazzo Medici Riccardi, che attualmente è anche sede della Roberto Innocenti. Illustrare il tempo, non si limita a ripercorrere l’evoluzione della figura di Orfeo nei secoli. Ne sottolinea il particolare legame che l’unisce alla città d’arte toscana, considerato che “a Firenze, a Palazzo Medici, la sua storia e la sua figura hanno avuto un ruolo importante”, come ricorda Sergio Risaliti, ideatore e curatore della mostra.Simbolo di questa antica relazione è proprio il gruppo marmoreo Orfeo che incanta Cerbero di Baccio Bandinelli, ospitato nel cortile del palazzo che ospita la rassegna. Già simbolo rinascimentale di virtù e di armonia cosmica, perfetto connubio fra l’animo apollineo e dionisiaco, il mito di Orfeo si evolve ulteriormente in età moderna e contemporanea, quando artisti come Odilon Redon e Gustave Moreau prima, e Giorgio de Chirico e Mimmo Paladino poi, lo rendono il simbolo dello spirito, delle contraddizioni e dei drammi di ogni artista.LE INTERPRETAZIONI STORICHE E CONTEMPORANEE DEL MITO DI ORFEOSe “il racconto di Orfeo è un inno all'arte, capace di superare ogni ostacolo, di muovere ogni resistenza e di sublimare ogni fragilità”, come ha evidenziato la curatrice Valentina Zucchi, la mostra L'incanto di Orfeo offre una panoramica completa su come la sua figura sia stata reinterpretata e valorizzata nell'arte di ogni tempo, sottolineando la sua eterna presenza nel panorama culturale e artistico mondiale.[Immagine in apertura: vista dell’allestimento della mostra L’incanto di Orfeo nell'arte di ogni tempo. Da Tiziano al contemporaneo, Palazzo Medici Riccardi. Foto Nicola Neri]
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