Brassaï, il fotografo di Parigi a Bassano del Grappa
FOTOGRAFIA
Il Museo Civico di Bassano del Grappa celebra Brassaï, maestro della fotografia parigina, con una vasta retrospettiva visitabile fino al 21 aprile 2025. Oltre 200 opere raccontano la Parigi del primo Novecento: quartieri, personaggi e notti surreali, simbolo del genio e della visione dell’artista.
Nato nel 1899 in Ungheria con il nome di Gyula Halasz, Brassaï – pseudonimo che rende omaggio alla città natale di Brasso – muove i primi passi come pittore, scultore e scrittore dallo spirito cosmopolita. Trasferitosi a Parigi intorno al 1929, scopre la potenza della fotografia, dedicando alla capitale francese i suoi scatti più iconici, che hanno contribuito a definire il volto della Ville Lumière novecentesca nell'immaginario collettivo. La lunga vita artistica di Brassaï viene ora celebrata dal Museo Civico di Bassano del Grappa attraverso la mostra Brassaï. L'occhio di Parigi, curata da Philippe Ribeyrolles e Barbara Guidi. Visitabile fino al 21 aprile 2025, la rassegna presenta quasi duecento stampe d’epoca, sculture, documenti personali e oggetti del fotografo, offrendo uno sguardo profondo e inedito sulla sua opera, con un particolare accento sulle rappresentazioni di Parigi e della sua vibrante esistenza.LA PARIGI DEL PRIMO NOVECENTO NEGLI SCATTI DI BRASSAÏAttraverso la lente di Brassaï, dal cuore di Parigi emergono immagini di quartieri operai, monumenti iconici, e una miriade di personaggi che ne hanno animato le strade: dagli artisti e intellettuali agli umili lavoratori e venditori ambulanti. L'osservazione acuta del fotografo non si limita alla quotidianità, ma esplora anche gli angoli notturni della metropoli, trasgredendo le frontiere della luce per “immortalare la città in una sontuosa oscurità”, come sottolineato dalla direttrice dei Musei Civici di Bassano, Barbara Guidi, “divenendo pioniere della fotografia ‘in assenza di luce’, una pratica allora ritenuta tecnicamente ardua e con cui segna una pagina indelebile della storia di quest’arte”. La sua fotografia diventa così un mezzo con cui scoprire e comprendere Parigi, affrontando una sfida tecnica imponente per il tempo.LE FOTO DI BRASSAÏ IN MOSTRA A BASSANO DEL GRAPPALa mostra a Bassano, ricca di opere inedite e temi rinnovati, offre un percorso espositivo in dieci sezioni, promettendo ai visitatori un viaggio immersivo nelle atmosfere della Parigi del primo Novecento. Qui, l'espressione artistica di Brassaï dialoga con il suo tempo, attraverso una selezione di lavori tratti da celebri serie fotografiche come Parigi di notte e Graffiti. Queste opere, insieme a sculture e documenti personali, propongono un'esperienza sensoriale di quello che fu un fervente epicentro culturale e artistico.Di grande rilievo è anche la galleria di immagini che Brassaï ha dedicato ai protagonisti di quegli anni leggendari: scrittori, artisti, musicisti, personaggi della moda e dello spettacolo, ma anche figure più umili, come venditori ambulanti e lavoratori delle Halles. Durante le sue passeggiate, infatti, Brassaï non si limita a immortalare paesaggi o vedute architettoniche, ma si addentra in spazi interni più intimi, luoghi dove la società si incontra e si diverte. Questo anche grazie alla sua amicizia con personaggi illustri tra cui Salvador Dalí, Henri Matisse e Pablo Picasso, che gli aprono le porte dei salotti intellettuali.[Immagine in apertura: Brassaï, Vista notturna di Parigi da Notre-Dame - La chimera del “diavolo”, 1933. © Estate Brassaï Succession - Philippe Ribeyrolles]