Una mostra multimediale fa luce sul problema del gioco d’azzardo patologico con foto e video dal carattere documentario. Attraverso le storie di ex giocatori e un reportage fotografico, che indaga gli aspetti meno noti di questo universo, il collettivo TerraProject Photographers indaga un tema complesso con rispetto e autorialità.

In Italia, il gioco d’azzardo patologico affligge ben 1,3 milioni di persone e le loro famiglie. Una mostra multimediale allestita ai Magazzini del Sale di Siena fa luce su questo problema, tanto diffuso quanto poco discusso. Il progetto del TerraProject Photographers, in mostra fino al 7 gennaio 2024, si intitola L’illusione. Storie di ordinaria dipendenza, e si compone di fotografie, video e installazioni che provano ad abbattere tabù e luoghi comuni che spesso circondano questo fenomeno. A SIENA LA MOSTRA SUL GIOCO D’AZZARDO In collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza di Siena – e in attuazione del Piano della Regione Toscana di contrasto al gioco d’azzardo – il collettivo ha sviluppato una ricerca multidisciplinare che affronta il tema del disturbo da gioco d’azzardo secondo tre direzioni narrative. In primis, si mette in chiaro la profondità delle problematiche legate alla dipendenza da gioco, che non vengono romanzate: sono le esperienze personali degli ex giocatori a descriverle con il supporto di video e fotografie, e attraverso un approfondimento dettagliato sui drammatici aspetti finanziari connessi a questo disturbo. La seconda sezione invece è dedicata all’interazione tra paesaggio urbano e luoghi del gioco: una narrazione per immagini mostra gli spazi del gioco d’azzardo e come questi diano nuova forma all'ambiente cittadino. Infine, il terzo capitolo affronta il ruolo del linguaggio del marketing dei prodotti di gioco d’azzardo.IL COLLETTIVO TERRAPROJECTS PHOTOGRAPHERS “Raccontiamo con la fotografia e il video, attraverso uno sguardo collettivo, la complessità del mondo contemporaneo con autorialità, etica e rispetto”, spiegano i membri di TerraProject Photographers, collettivo pluripremiato composto da Michele Borzoni, Simone Donati, Pietro Paolini e Rocco Rorandelli. I quattro fondano il gruppo nel 2006, accomunati dalla passione per fotografia e video, ma anche e soprattutto dalla scelta dei contenuti, spesso legati (come suggerisce il nome) al rapporto con il territorio, con l’ambiente, la società e le persone. Nel loro approccio documentario non vi è traccia di "romanticizzazione del soggetto", anzi, la retorica lascia spazio alla realtà e al rispetto delle storie narrate.[Immagine in apertura: TerraProject Photographers, Un interno di una sala slot]
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