Allestita al MoMA di New York fino al 2 ottobre prossimo, la mostra "Our Selves: Photographs by Women Artists from Helen Kornblum" riunisce 90 opere fotografiche di artiste attive nell'ultimo secolo per esplorare la prospettiva femminile da una molteplicità di punti di vista.

Com'è cambiata la fotografia da quando le donne hanno iniziato a stare dietro l'obiettivo, anziché davanti? Quali prospettive, visioni, scenari del processo di evoluzione e trasformazione del ruolo femminile nella società ha colto l'arte fotografica? Quesiti analizzati dalla mostra Our Selves: Photographs by Women Artists from Helen Kornblum, in corso al Museum of Modern Art di New York fino al 2 ottobre 2022. Combinando scatti iconici e immagini meno conosciute, a testimonianza di varie pratiche fotografiche, tra cui ritrattistica, fotogiornalismo, documentario sociale, pubblicità, sperimentazione d'avanguardia e fotografia concettuale, l'esposizione affronta tematiche di stringente attualità: dalle conseguenze del colonialismo alle differenze di genere fino alla lotta al patriarcato.UN SECOLO DI FOTOGRAFE AL MOMA DI NEW YORK La mostra si basa sulla collezione donata nel 2021 all'istituzione newyorkese da Helen Kornblum, che circa quarant'anni fa ha iniziato a comporre questa particolare raccolta. Anziché delineare una storia delle donne fotografe, seguendo un'impostazione cronologica o puntando su un racconto lineare della fotografia, il progetto espositivo attiva forme di dialogo fra autrici di generazioni diverse, in un'ottica intersezionale. Ai generi dell'autoritratto e della ritrattistica è affidato il compito di aprire il percorso di visita: in particolare ad accogliere i visitatori sono le opere di Lola Álvarez Bravo, Gertrud Arndt, Lotte Jacobi e Lucia Moholy, insieme a quelle di fotografe contemporanee come Tatiana Parcero, Rosemarie Trockel e Lorie Novak.IN MOSTRA ANCHE DOROTHEA LANGE E DORA MAAR Proprio in una fase storica in cui le donne portano avanti quotidianamente le proprie "battaglie" in nome dell'equità in tutti gli ambiti in cui sono coinvolte, la mostra del MoMA invita a riflettere sull'uso della fotografia come strumento di resistenza e di indagine. Riformulando le definizioni canoniche e spesso stereotipate di femminilità, le connessioni tra fotografia e femminismo messe in evidenza dalla rassegna dimostrano tutte le potenzialità comunicative di una disciplina in costante trasformazione. Nel complesso viene ripercorso oltre un secondo di arte fotografica, a partire dai primi lavori di documentazione di Frances Benjamin Johnston sull'educazione razziale negli Stati Uniti di inizio secolo per arrivare ai ritratti con cui Chemehuevi Cara Romero, classe 1977, celebra le forme d'arte indigene e le loro specificità. Un itinerario inedito, che è anche un invito alla riflessione. [Immagine in apertura: Sharon Lockhart, Untitled, 2010. Chromogenic print, 37 × 49 in. (94 × 124.5 cm). The Museum of Modern Art, New York. Gift of Helen Kornblum in honor of Roxana Marcoci. © 2021 Sharon Lockhart]
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