L’Aquila celebra la fotografia di Paola Agosti con due mostre
FOTOGRAFIA
Il lavoro della grande fotografa Paola Agosti viene celebrato da due mostre a L’Aquila. Nella sede locale del MAXXI sono esposti 20 scatti recentemente acquisiti dal museo; Palazzo Cappa Cappelli, sede della Fondazione Giorgio de Marchis, accoglie la serie dedicata al racconto della Rivoluzione dei Garofani a Lisbona, a cinquant'anni di distanza.
Nata nel 1947 a Torino, Paola Agosti ha raccontato il Piemonte rurale, i cambiamenti sociali del secondo Novecento e gli avvertimenti storici nevralgici internazionali, affermandosi come una delle figure più significative della fotografia contemporanea italiana. All’Aquila la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre e la sede locale del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo celebrano la sua brillante carriera con due progetti espositivi.A L'AQUILA DUE MOSTRE DELLA FOTOGRAFA PAOLA AGOSTIA cura di Simona Antonacci, la rassegna FOCUS. Paola Agosti nelle Collezioni del MAXXI, allestita fino al 2 febbraio 2025 nella Project Room di Palazzo Ardinghelli, presenta per la prima volta al pubblico le opere fotografiche di Agosti acquisite nel 2023 dall'istituzione museale. In mostra troviamo una selezione di 20 scatti che offrono uno sguardo trasversale sulla donna, soggetto protagonista di numerosi lavori della fotografa. Oltre alla documentazione delle lotte e delle conquiste dai movimenti femministi della seconda ondata, la passione della Agosti per le figure femminili si riflette negli intensi ritratti raccolti nei suoi viaggi attraverso diversi continenti. Il risultato è un omaggio alle donne che lottano per affermare un cambiamento sociale e culturale.LA RIVOLUZIONE DEI GAROFANI NEGLI SCATTI DI PAOLA AGOSTIA Palazzo Cappa Cappelli, sede della Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre, la retrospettiva Lisbona, la notte è finita!, curata da Giorgio de Marchis e Pasquale Ruocco, documenta i momenti cruciali che seguirono il 25 aprile 1974, il giorno della Rivoluzione dei Garofani, che segnò la fine del regime dittatoriale in Portogallo. Tra i pochi fotografi stranieri presenti, Agosti catturò la trasformazione di una nazione attraverso immagini iconiche che ritraggono la gioia e l'entusiasmo del popolo portoghese: le sue 28 fotografie in bianco e nero, realizzate in due viaggi nel 1974 e nel 1975, restituiscono una memoria vivida e potente del clima di festa e di fratellanza che si viveva in a Lisbona nei primi giorni di libertà. Documenti storici che stimolano emozioni forti e riflessioni intime sul tema dell’indipendenza, gli scatti di Agosti sono “un reportage a caldo, senza fronzoli, svolto con profonda partecipazione e con la consapevolezza dell'urgenza di quegli avvenimenti”, sottolinea Pasquale Rocco nel catalogo.[Immagine in apertura: 160.2-6.23 © Paola Agosti – In vetrina il libro di Spinola Il Portogallo e il futuro]