Al Museo Poldi Pezzoli di Milano una mostra accende i riflettori sul rapporto tra arte e scienza attraverso i lavori di tre pionieri della fotografia: Eadweard Muybridge, Harold Edgerton e Berenice Abbott. Ognuno di loro, seppure in modo diverso, ha infatti documentato i più affascinanti processi scientifici, con una particolare attenzione per la rappresentazione del movimento.

Nel 1839, un’invenzione straordinaria rivoluzionò per sempre il mondo dell’arte (e non solo), permettendo di riprodurre un’immagine esattamente come la si percepiva nella realtà: nasceva la fotografia. Da quel momento, questo medium diventò di fondamentale rilevanza per la ricerca scientifica e per la documentazione metodica dei fenomeni fisici. Ma quali furono, in quest'ambito, i primi grandi maestri del Novecento a sperimentare con questo nuovo strumento? Una mostra al Museo Poldi Pezzoli di Milano ripercorre le indagini di tre grandi fotografi: Eadweard Muybridge, Harold Edgerton e Berenice Abbott.AL MUSEO POLDI PEZZOLI DI MILANO UNA MOSTRA CONIUGA FOTOGRAFIA E SCIENZAOrganizzata in collaborazione con la collezione di Bank of America, da cui provengono i preziosi scatti che ritroviamo in mostra, Science in Motion accoglie i visitatori fino al prossimo 26 settembre, portandoli alla scoperta delle ricerche artistiche individuali di questi pionieri, ma anche dei fenomeni scientifici che le hanno rese possibili. Il risultato è una retrospettiva che fa luce sugli albori della fotografia, dimostrando che arte e scienza sono sempre andate di pari passo. Un progetto espositivo, quello milanese, che si rivela anche “un modo per raggiungere e coinvolgere un diverso tipo di pubblico, che grazie alla fotografia potrà avvicinarsi al Poldi Pezzoli e scoprire le sue collezioni”, ha dichiarato la direttrice del museo Alessandra Quarto.TRE PIONIERI DELLA FOTOGRAFIA IN MOSTRA A MILANOAd accomunare i tre fotografi è l’interesse per la documentazione dei fenomeni scientifici: ad Eadweard Muybridge si deve uno dei primissimi esempi di stop-motion – nello specifico, il ritratto di un cavallo al galoppo impresso in un millesimo di secondo, un tempo di esposizione mai ottenuto prima –, mentre Harold Edgerton sviluppò uno stroboscopio elettronico che attraverso brevi impulsi di luce permetteva agli oggetti che si muovevano a grande velocità di apparire statici. Infine Berenice Abbott, nota al vasto pubblico per la sua documentazione di New York durante la Grande Depressione, si dedicò anche all'indagine del rapporto tra fotografia e scienza, portando a termine alcuni studi sulle onde basati sul lavoro sperimentale di Man Ray.[Immagine in apertura: Eadweard Muybridge (1830 – 1904), Cavalcata di Daisy (Locomozione di animale Portfolio, lastra 616), Animal Locomotion Portfolio, Plate No. 616 (Daisy Cantering Straddled) 1887. Collotipo / Collotype. Collezione Bank of America]
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