Diverse generazioni di fotografi a confronto nella mostra ospitata, fino al 28 novembre, negli spazi dell’hub romano Wegil. Frutto di un masterclass organizzato dall’Istituto Luce Cinecittà, “Contatto 2021” mette in dialogo dieci autori emergenti, due artisti affermati e tre giganti della fotografia italiana: Adolfo Porry-Pastorel, Caio Mario Garrubba e Pino Settanni.

Gli spazi espositivi dell’hub creativo Wegil di Roma da pochi giorni accolgono una sorprendente mostra fotografica che mette in dialogo tre differenti generazioni di fotografi. Intitolata Contatto 2021, la rassegna è nata da una masterclass organizzata dall’Istituto Luce Cinecittà: un’esperienza di tre giorni che ha offerto la possibilità sia di confrontarsi con i Laboratori di Conservazione, di Restauro e di Digitalizzazione dei materiali d’archivio dell’Istituto, sia di prendere parte a incontri con storici e professionisti del settore tra i quali Maurizio Fraschetti e Vittorio Daniele. “Questa iniziativa è il primo, piccolo segno del grande impegno che la nuova gestione di Cinecittà intende mettere in campo per le nuove generazioni”, afferma la presidente di Cinecittà e dell’Archivio storico Luce, Chiara Sbarigia. “Quello custodito da Cinecittà e dall’Archivio Luce è un patrimonio di esperienze, di creatività, di storia che può rappresentare una formidabile fonte di ispirazione per gli artisti di oggi. Noi intendiamo offrire loro la possibilità di far tesoro del passato per rendere artisticamente più ricco il loro futuro”. 60 FOTOGRAFIE IN MOSTRA Visibile fino al 28 novembre, la mostra Contatto 2021 si presenta come una sorta di esperimento inedito, concepito dall’Archivio storico Luce/Cinecittà, in sinergia con l’associazione TWM Factory, per raccontare una piccola storia della fotografia italiana dai primi anni del secolo scorso al futuro che verrà. A cura di Maria Gabriella Macchiarulo e Riccardo Ferranti, l’esposizione presenta un corpus di 60 opere nelle quali le visioni di tre grandi autori del Novecento (Caio Mario Garrubba, Pino Settanni e Adolfo Porry-Pastorel) si alternano a quelle di due artisti contemporanei (Fraschetti e Daniele) per essere sottoposte alla reinterpretazione dei dieci partecipanti al masterclass, tutti under 35. DALLA MASTERCLASS AL DIALOGO FRA GLI AUTORI Allestita nelle stanze storiche del Wegil, la mostra si sviluppa attraverso un percorso espositivo che parte introducendo lo spettatore nelle attività proposte dal masterclass, per entrare gradualmente nel vivo dell’intero progetto. Una seconda sezione della struttura è infatti dedicata al particolare dialogo instauratosi tra tutti gli autori. Un viaggio inedito nella memoria del nostro Paese che “rivive” tanto nelle incantevoli immagini di Garrubba e Porry-Pastorel, quanto negli emblematici ritratti che Vittorio Daniele e Maurizio Fraschetti hanno restituito della nostra società contemporanea. Completano il tutto i dieci dittici realizzati dagli altri giovani autori (fra i quali: Flavia Mazzoni, Matteo Piacenti, Carola Blondelli e Alex Tabellini) e concepiti come "dialoghi" tra fotografie distanti a volte decenni. [Immagine in apertura: Caio Mario Garrubba - New York, anni 70 - Foto Archivio Luce]
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