Ancona rende omaggio a Frida Kahlo con una mostra che raccoglie un centinaio di fotografie scattate dal padre e dai più grandi fotografi della prima metà del Novecento.

Fino al 22 maggio, presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, in concomitanza con Terra Sacra, è possibile visitare la mostra Frida Kahlo. Una vita per immagini. La rassegna fotografica, curata da Vincenzo Sanfo e promossa dall’Assessorato alla cultura del Comune di Ancona, racconta l’appassionata e dolorosa vita della pittrice messicana attraverso gli scatti del padre e di altri grandi fotografi suoi contemporanei. FRIDA KAHLO E LA FOTOGRAFIA Come in una sorta di album fotografico composto da un centinaio di immagini, per la maggior parte originali, la mostra ripercorre le vicende di Frida Kahlo: l’infanzia e la giovinezza sono testimoniate dagli scatti del padre Guillermo Kahlo, fotografo tedesco naturalizzato messicano, mentre ritroviamo gli amori, le amicizie, il Messico rivoluzionario e il dolore di una vita spezzata in quelli di alcuni dei più grandi fotografi della sua epoca come Leo Matiz, Imogen Cunningham, Edward Weston, Lucienne Bloch, Bernard Silberstein, Manuel e Lola Alvarez Bravo, Nickolas Muray. L’ICONICA IMMAGINE DI FRIDA KAHLO Dalla selezione di fotografie in mostra, costituita da poche istantanee e molti scatti in posa, emerge la figura ben delineata e riconoscibile di Frida Kahlo considerata oggi un’icona femminile e femminista, che troviamo riprodotta e stampata ovunque. L'immagine dell’artista risulta sempre strettamente legata a quella del Messico, che a inizio Novecento stava affrontando la rivoluzione destinata a cambiarne la storia. E sono proprio l’amore viscerale per il suo Paese, quello conflittuale per l’artista Diego Rivera e i costanti dolori fisici a trapelare dalle fotografie di cui è protagonista, con uno sguardo sempre indomito e intenso. [Immagine in apertura: Guillermo Kahlo, Frida Kahlo diciottenne. Messico, 1926. Stampa alla gelatina d’argento, vintage]
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