La mostra sul fumetto argentino a Recanati
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Una rassegna al Museo Civico di Villa Colloredo Mels di Recanati porta nelle Marche i più illustri fumettisti argentini. In esposizione, una selezione di oltre 60 tavole originali e inedite, tra cui quelle di Francisco Solano López, autore del capolavoro fantascientifico “L'Eternauta”.
Il cartellone di mostre di Recanati prosegue nel segno del fumetto: dopo la retrospettiva dedicata all’immaginario di Hugo Pratt, “papà” di Corto Maltese, nella città marchigiana sbarcano i più grandi maestri del disegno argentino. Allestita fino al 4 agosto al Museo Civico di Villa Colloredo Mels, la rassegna Nuvole migranti – L'Argentina del fumetto da L'Eternauta a Dago accende i riflettori sulle matite delle historietas, con l’esposizione di oltre 60 tavole originali e inedite.LA STORIA DEL FUMETTO ARGENTINO IN MOSTRA A RECANATIMerito della kermesse recanatese è quello di portare l’osservatore alla scoperta della storia dell’Argentina e della sua creatività, attraverso i personaggi e i paesaggi surreali e immaginifici concepiti dai disegnatori. Oltre alle tavole originali, troviamo anche una selezione di albi e di memorabilia dell'epoca, arricchiti da un compendio di documenti storici che forniscono un contesto essenziale al fine di comprendere a pieno il progetto espositivo, realizzato in collaborazione con Museo dell'Emigrazione Marchigiana (il legame tra il Paese del Sudamerica e la regione italiana è infatti particolarmente radicato: oltre un milione e mezzo di argentini hanno origini marchigiane).I MAESTRI DEL FUMETTO ARGENTINORealizzate tra gli anni Cinquanta e Novanta, le tavole portano la firma di alcuni dei più illustri fumettisti argentini: Alberto e Enrique Breccia, Domingo Mandrafina, Juan Zanotto e Francisco Solano Lopez. Quest’ultimo, in particolare, è conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita ai disegni del capolavoro fantascientifico senza tempo L'Eternauta, scritto da Héctor Oesterheld, fumettista assassinato dalla dittatura civile-militare che governò l'Argentina 1976 al 1983.[Immagine in apertura: Tagh. Juan Zanotto, Alfredo Grassi]