Il Palazzo delle Paure di Lecco ospita un'esposizione che ha come obiettivo mostrare l'importanza del movimento futurista nel contesto delle avanguardie europee, attraverso le opere di Balla, Severini, Prampolini e anche dei meno noti ma interessantissimi Tullio Crali e Luigi Russolo.

Dal 18 marzo al 18 giugno presso il Palazzo delle Paure di Lecco si terrà l'esposizione Futuristi. Una generazione all'avanguardia, che indagherà la fondamentale influenza del movimento artistico futurista nel più generale contesto delle avanguardie europee. La mostra sottolinea infatti come l'indagine estetica propria delle Avanguardie dei primi decenni del XX secolo, sia stata per certi versi anticipata dalle intuizioni avvenute all'interno del Futurismo, un movimento che intendeva scuotere sin dalle fondamenta i concetti stessi di ricerca estetica e di bellezza, in risposta alle innovazioni tecniche dei primissimi anni del Novecento. LA RIVOLUZIONE DEL FUTURISMO Nonostante le solenni dichiarazioni d'intenti contenute nei vari manifesti, come quello – celeberrimo – di Filippo Tommaso Marinetti del 1909, l'avventura del Futurismo fu un percorso estetico molteplice. Ogni artista fornì il suo riconoscibilissimo contributo con la propria personalità e la propria cifra stilistica alla realizzazione di un movimento che aveva come principale obiettivo l'abbattimento dell'estetica consolidata nei secoli precedenti. La rassegna di Lecco, curata da Simona Bartolena, porta in mostra dipinti di maestri come Giacomo Balla, Enrico Prampolini e Gino Severini. Saranno presenti anche le creazioni visionarie dell'architetto Antonio Sant'Elia, nonché le invenzioni di arte applicata di Fortunato Depero e le indagini intellettuali di Filippo Tommaso Marinetti. Per il cosiddetto “secondo Futurismo” troviamo in mostra i lavori di Tullio Crali, geniale artista che nelle sue opere si dedicò all'aeropittura – una corrente del Futurismo volta a narrare le nuove suggestioni offerte dal volo nella sua prima, pioneristica fase. UN MOVIMENTO MULTIFORME Il Futurismo viene presentato nell'esposizione di Lecco nella sua dimensione di movimento culturale globale, che investì quasi ogni aspetto artistico e della vita quotidiana dell'epoca. Dalla letteratura alle arti visive, dalla musica all'architettura, nessun ambito della vita tradizionale poteva dirsi al sicuro dalla rivoluzione futurista. La mostra si concentra in particolare sugli aspetti meno noti della produzione artistica futurista, con opere di autori degni di essere riscoperti – come Tullio Crali e Luigi Russolo. [Immagine in apertura: Tulio Crali. Passione tra le nuvole. Olio su tela. Collezione privata]
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