Attraverso l’esposizione di una ricca selezione di stampe e oggetti d’epoca, con le rappresentazioni degli spiriti nella tradizione giapponese, la nuova mostra accolta al Museo degli Innocenti di Firenze esplora il fascino e il terrore che le creature leggendarie del folklore locale hanno esercitato nell’arte nipponica.

Scheletri e fantasmi minacciosi, spiriti malvagi, terrificanti creature marine e inquietanti donne-volpi: l’elenco degli yōkai, i mostri del folklore giapponese, racchiude una miriade di creature che incarnano paure, desideri e inquietudini umane. La mostra Yōkai. Mostri, Spiriti e altre Inquietudini nelle Stampe Giapponesi, in programma al Museo degli Innocenti di Firenze dal 13 giugno al 3 novembre, accompagna i visitatori in un viaggio nell’immaginario del paese orientale. Presentando oltre 150 opere, tra libri rari, oggetti tradizionali ed eccezionali xilografie policrome, incluso Il ghigno della donna demone di Katsushika Hokusai, la mostra apre uno squarcio sulla cultura popolare giapponese e sulle affascinanti raffigurazioni delle bizzarre e sorprendenti figure che la popolano.L’ARTE GIAPPONESE IN MOSTRA A FIRENZEDel percorso dell’esposizione fiorentina fanno parte straordinarie stampe ukiyo-e realizzate fra il XVIII e il XIX secolo dai grandi maestri dell’arte figurativa di epoca Edo, come Utagawa Kuniyoshi, Hokusai e Toyokuni III Utagawa. Ad affiancarle è una nutrita selezione di maschere rituali, armi e armature tradizionali, concesse in prestito dal Museo Stibbert di Firenze. Oltre a offrire una panoramica integrale dell’immaginario tradizionale giapponese, popolato da creature affascinanti e misteriose, la mostra esplora anche l'impatto degli yōkai sulla cultura visiva moderna: questi spiriti sono infatti ancora molto presenti nell’estetica nipponica e internazionale, dalle pellicole horror ai personaggi dei manga più popolari al mondo.SPIRITI E MOSTRI NELLE STAMPE GIAPPONESI DEL XIX SECOLO L'esposizione è arricchita da un'esperienza immersiva che ricrea il rituale delle cento candele, un'antica pratica samurai per testare il coraggio. Proprio all’inizio della mostra infatti i visitatori vengno fatti accomodare in una stanza buia, illuminata solo da candele, da dove prende il via il loro viaggio tra realtà e mito. Grazie anche alle sezioni parallele e alle iniziative dedicate ai bambini, la mostra Yōkai. Mostri, Spiriti e altre Inquietudini nelle Stampe Giapponesi si propone di approfondire e intrattenere, invitando il pubblico a immergersi in un immaginario suggestivo ed enigmatico al tempo stesso.[Immagine in apertura: Kuniyoshi Utagawa (1798-1861), Il fantasma di Asakura Togo, 1851. Xilografie policrome su carta di gelso. 25 × 37 cm, 25,5 × 37 cm. Collezione privata, Bologna]
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