A Milano la mostra-gioco alla scoperta del design
ALTRO
All’ADI Design Museum di Milano, dal 4 al 29 ottobre, una mostra porta l’osservatore alla scoperta della storia del design italiano in maniera inedita e interattiva: attraverso un percorso di giochi di squadra, con enigmi da svelare e misteri da risolvere.
A Milano una mostra-gioco sta per sovvertire l’idea stessa di museo: Clocked. Questa non è un’escape room. Sulla storia del design.
Visitabile dal 4 al 29 ottobre presso l’ADI Design Museum, la rassegna propone un'esperienza di gioco e apprendimento unica nel suo genere. Procedendo per il percorso ludico-investigativo grazie a una serie di indizi da interpretare e a numerosi misteri da svelare, l’osservatore scopre con il gioco la storia del design italiano. Un nuovo modo, interattivo, ludico ed esperienziale, di fruire l’arte e il design.UN EVENTO INTERATTIVO
Scardinando l’idea di fruizione passiva e individuale che spesso si associa alle visite museali, il percorso-gioco è pensato come una sfida a squadre fino a dieci componenti (già formate oppure organizzate sul momento con l’aiuto dei mediatori presenti). La curatrice Marta Palvarini ha attentamente sviluppato lo schema del gioco: un viaggio nel tempo che attraversa cronologicamente la storia di sedici iconici oggetti di design. Per progredire, proprio come in una escape room, si devono sciogliere degli enigmi, andando alla ricerca dei numerosi indizi nascosti in ogni “stazione”. LE ALTRE TAPPE DEL PROGETTO
Il progetto trasmette tutta la vivacità, la voglia di mettersi in gioco e il pensare fuori dagli schemi, scoprendo in maniera inconsueta le opere e i protagonisti del design italiano. Ed è proprio per questo che l’esperienza "esonda" dai confini dell’ADI Design Museum per riversarsi in quattordici altre sedi del Circuito Lombardo: al termine del gioco nel museo milanese, infatti, ogni partecipante sarà dotato di una scheda personalizzata da completare entro il 17 dicembre con tre ulteriori “missioni” disseminate per la regione. Soltanto una volta terminata la propria scheda e sciolti gli enigmi in essa contenuti, ai giocatori sarà consegnata una misteriosa “cartolina dal futuro”...
[immagine in apertura: Richard Sapper, Bollitore Alessi, 1983. Foto Alessandro Milani]