Accurato disegnatore, fine pittore, artista autore di opere dall'eleganza eterna: il maestro ferrarese Giovanni Boldini è protagonista di una nuova mostra, in apertura a Milano, che ne ricostruisce il profilo a partire dall'esperienza parigina. Per l'occasione opere note vengono affiancate da lavori inediti.

È un universo visivo inconfondibile, in cui classe, armonia ed equilibrio convivono in egual misura, quello legato al nome di Giovanni Boldini. Le opere dell'artista hanno la capacità di restituire il gusto e l'estetica della società europea a cavallo fra Ottocento e Novecento, introducendo l'osservatore in una dimensione quasi onirica, fra salotti, caffè e scorci urbani. Curata da Francesca Dini, sua massima esperta e autrice del Catalogo ragionato dell’opera di Giovanni Boldini, la mostra in apertura alla Galleria Bottegantica di Milano rappresenta l'occasione per riassaporare queste atmosfere.LA MOSTRA DI GIOVANNI BOLDINI A MILANO Visitabile dal 14 ottobre al 3 dicembre 2022, a ingresso libero, Eterno Boldini racconta il maestro ferrarese attraverso un’ampia selezione di dipinti, acquerelli e disegni. Obiettivo della monografica è evidenziarne il talento e la versatilità, proponendo una peculiare combinazione fra opere note e inedite. Uno dei focus del progetto espositivo è rappresentato dal periodo di permanenza a Parigi, città in cui Boldini riuscì a entrare in contatto con un'influente cerchia di artisti e a ottenere importanti commissioni. Delle opere realizzate in quella fase, la mostra propone ad esempio i due olii, di piccole dimensioni, Vecchia canzone e Scena galante nel Parco di Versailles, risalenti rispettivamente al 1871 e al 1877. Immancabili i suoi ritratti di inizio Novecento, tra cui il Ritratto di Lady Nanne Schrader, di cui è protagonista la nota concertista e organizzatrice di eventi musicali, e il Ritratto della Señora Matías de Errázuriz Ortúzar, che raffigura la moglie dell’Ambasciatore cileno a Parigi.ESPOSTI RITRATTI, PAESAGGI E DISEGNI DI BOLDINI  Eterno Boldini prende inoltre in esame il tema del paesaggio. La capacità dell'artista di rappresentarlo viene in particolare analizzata attraverso i dipinti e i disegni che dedicò all'amata Venezia, città in cui si recò in visita a più riprese a partire dalla fine degli anni Ottanta dell'Ottocento. Appartiene alle opere inedite presentate in questa occasione l'acquerello L’atelier dell’artista, con la sua composizione di oggetti sul pavimento di uno studio. Prima esposizione pubblica anche per un album di disegni databili al 1879-1880 circa: fra schizzi e studi per vari soggetti, si apre un varco nel modus operandi dell'autore e viene sottolineato il ruolo centrale del disegno nella sua pratica. [Immagine in apertura: Giovanni Boldini, Scena galante nel Parco di Versailles, 1877. Olio su tavola, 14,5x24 cm]
PUBBLICITÀ