A 150 anni dalla prima mostra degli artisti impressionisti, che si tenne nello studio parigino del fotografo Nadar, Next Exhibition presenta al pubblico una mostra immersiva dedicata a Monet e ai suoi colleghi. Tra videomapping, proiezioni a 360 gradi, intelligenza artificiale e realtà virtuale.

Esattamente 150 anni fa, nella primavera del 1974, il fotografo Nadar (pseudonimo di Gaspard-Félix Tournachon) ospitò nel suo studio parigino la prima delle otto celeberrime mostre collettive degli impressionisti. Per celebrare la ricorrenza, Next Exhibition ospita nei suoi spazi milanese – in Via Paolo Sarpi, 6 – una mostra immersiva che rende omaggio al padre del movimento artistico, Claude Monet, e ai suoi colleghi. Con oltre mille metri quadri di superficie allestita, Monet e gli Impressionisti – Digital Experience ripercorre la storia dell’Impressionismo avvalendosi delle più aggiornate tecnologie digitali: dal videomapping alla realtà virtuale, passando per l'intelligenza artificiale e le proiezioni a 360 gradi ricoprono pareti, pavimenti e soffitti delle sale.LA MOSTRA IMMERSIVA SUGLI IMPRESSIONISTI A MILANOQuali sono le rivoluzioni tecniche che hanno portato allo sviluppo della pittura en plein air e allo stile inconfondibile, vivido e brillante degli impressionisti? Il percorso di visita parte da questa domanda, per delineare il contesto didattico fondamentale per un'efficace fruizione dell’esperienza. Nelle sale successive, le pareti “prendono vita” grazie alle proiezioni a 360 gradi dedicate ai paesaggi dipinti dagli impressionisti. I vari contesti sono associati alle stagioni e accompagnati dall’immancabile colonna sonora de Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi. La primavera è rappresentata dai delicati colori dei fiori sbocciati ne Il sentiero nell’erba alta di Pierre-Auguste Renoir, mentre l’estate è caratterizzata dal giallo e dall’azzurro sgargiante di Covoni al sole, effetto di mattino di Claude Monet. Segue quindi l’autunno, distinto per l’arrossire del fogliame nelle opere di Camille Pissarro Hide Park – Londra o Autunno Pioppi – Eragny. E infine il freddo inverno, dominato al bianco nella neve, protagonista di Effetto neve a Louveciennes di Alfred Sisley.TRA REALTÀ VIRTUALE, VIDEOMAPPING E INTELLIGENZA ARTIFICIALEPiù avanti nel percorso, l’osservatore si addentra tra le inconfondibili ninfee di Monet, riuscendo a spostarle "virtualmente" al proprio passaggio. Si approfondiscono poi i profili di Pierre-Auguste Renoir ed Edgar Degas, il “ribelle” degli impressionisti che, rimanendo fedele al suo atelier, rifiutava la pittura all’aperto: in mostra, è l’intelligenza artificiale a trasformare in fotografie realistiche i loro capolavori. Nella sala successiva, sempre l’IA rielabora lo skyline milanese e i suoi paesaggi urbani in chiave impressionista. In occasione di Monet e gli Impressionisti – Digital Experience, il visitatore può sperimentare anche un visore per la realtà virtuale, “teletrasportandosi” tra le ninfee del giardino di Giverny, nella dimora in cui Monet passò gli ultimi anni della sua vita.
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