Fino al prossimo 23 gennaio Taranto si trasforma in Manchester, trasportando gli appassionati di musica e fotografia nelle atmosfere cupe e affascinanti della città inglese di fine anni Settanta. Succede con la mostra “Kevin Cummins: Joy Division and Beyond”, la rassegna dedicata alla band di Ian Curtis (e non solo).

In soli due anni e mezzo di attività, Ian Curtis e i Joy Division sono riusciti a entrare nella storia, influenzando in maniera radicale la scena musicale degli anni Ottanta e oltre. Pensiamo ad Unknown Pleasures e Closer, i due unici album in studio prodotti dalla band britannica in questo brevissimo (e folgorante) lasso di tempo. Nel sound e nei testi delle canzoni presenti in queste due pietre miliari, smarrimento e frustrazioni dell'uomo moderno emergono da atmosfere pervase di malinconia. Merito, soprattutto, del leader della band, che con la sua voce profonda canta la propria disperazione in tracce come Disorder e Isolation. A ripercorrere il mito della formazione di Manchester è oggi una nuova rassegna fotografica. Stiamo parlando di Kevin Cummins: Joy Division and Beyond, uno sguardo inedito sulla vita e sulla esplosiva carriera di Ian Curtis e compagni. I JOY DIVISION IN UNA SERIE DI FOTOGRAFIE Aperta lo scorso 16 settembre al Museo MarTA – Museo Archeologico Nazionale di Taranto, e organizzata nell'ambito del Medimex, International Festival & Music Conference, la mostra presenta più di cinquanta scatti in bianco e nero realizzati nell'Inghilterra di fine anni Settanta. Protagonisti delle fotografie sono, appunto, i Joy Division, colti dal fotografo Kevin Cummins sia durante le poche decine di concerti realizzati nel corso della loro parabola artistica, sia in momenti lontani dallo stage. Le immagini più intime, e che documentano la vita privata del gruppo, rivelano le dinamiche fuori dai riflettori e le relazioni interpersonali dei musicisti, mentre quelle scattate sul palco trasudano di energia primordiale e di urgenza di produrre un cambiamento. A emergere è soprattutto il carisma e la personalità enigmatica di Ian Curtis, ben rappresentato in una delle foto più famose in mostra: quella che lo ritrae con impermeabile e sigaretta in bocca. LA SCENA MUSICALE DI MANCHESTER A fare da “contorno” all'avventura dei Joy Division sono inoltre una serie di testimonianze sulla scena musicale e culturale della città di Manchester tra gli anni Settanta e Ottanta. Tra gli altri scatti inclusi nel percorso espositivo ci sono le immagini di Smiths, Stone Roses, Oasis e New Order (la band che i restanti componenti del gruppo decisero di creare dopo il suicidio di Ian Curtis). Un viaggio nella new wave inglese, aperto al pubblico fino al prossimo 23 gennaio. [Immagine in apertura: © Kevin Cummins]
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