Di prossima pubblicazione a corredo della prima grande rassegna sul celebre artista britannico organizzata a Città del Messico, un corposo catalogo esplora l’arte di Damien Hirst e la sua trentennale indagine condotta attraverso installazioni, sculture e dipinti capaci di inquietare, sconvolgere e smuovere molteplici riflessioni sui temi fondamentali dell’esistenza.

Fin dal lontano 1991, Damien Hirst è impegnato in una costante ricerca artistica attorno al concetto di eternità e all’umano tentativo di lasciare un segno indelebile nel tempo. Per conoscere meglio le tappe di questo percorso di indagine, ha recentemente inaugurato al Museo Jumex di Città del Messico la mostra Damien Hirst: Vivir para siempre (por un momento): aperta fino al prossimo 25 agosto, l’importante monografica presenta 57 opere del noto artista britannico. Disponibile a partire dal prossimo 11 giugno, il catalogo dell’esposizione permetterà di conoscere meglio l’arte provocatoria di Hirst anche a chi non avrà la fortuna di recarsi fino in Messico.LA MOSTRA DI DAMIEN HIRST A CITTÀ DEL MESSICOEdito da Rizzoli/Electa, il catalogo riprende il titolo inglese della mostra, To Live Forever (for a while), e offre nelle sue 208 pagine una panoramica completa del lavoro dell’artista, sottolineando l'impatto duraturo delle sue opere sulla scena culturale globale.Arricchito dai testi a opera di Ann Gallagher (co-curatrice della mostra, insieme allo studio dello stesso Hirst), Alma Montero, Christiane Druml e Kit Hammonds, il volume (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) raccoglie le immagini di tutti i lavori di Hirst esposti nella sede messicana: dall’iconica serie di animali imbalsamati, inclusa la celebre Death Denied che presenta ai visitatori uno squalo sotto formaldeide, ai mandala policromi realizzati con le farfalle, ogni opera esposta e presentata in catalogo evidenzia la capacità di Hirst di innovare e provocare un dibattito sempre vivo nel campo dell'arte contemporanea.IL NUOVO LIBRO SU DAMIEN HIRSTAffermatosi a partire dai primi anni Novanta come figura centrale della scena artistica internazionale grazie a The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living, un'opera capace di sfidare le convenzioni e diventare rapidamente il simbolo dell’arte concettuale di fine millennio, Damien Hirst è riuscito a influenzare l’arte contemporanea con il suo approccio audace e la scelta di tematiche stimolanti. Continuando negli anni a investigare temi essenziali e dibattuti come la religione, la medicina e la morte, la sua opera continua a proporre una riflessione sulla caducità della vita e sull'ambizione umana di "vivere per sempre", seppur per un attimo.
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