Una mostra e un libro raccontano i viaggi in Brasile di Sebastião Salgado, confluiti alla fine degli anni Ottanta nello storico reportage “Altre Americhe”. Un progetto complesso, che documenta le tradizioni delle popolazioni indiane dell'Amazzonia.

È la fine degli anni Settanta. Sebastião Salgado decide di mettersi sulle tracce del “suo” Brasile, cercando nei posti più improbabili l'anima e lo spirito di un territorio alle prese con una repentina trasformazione. Munito di macchina fotografica, l'artista inizia a catturare, nel pastoso bianco e nero dei suoi scatti, l'essenza di quella terra e la sua lunga tradizione culturale, i popoli che la abitavano e le specifiche caratteristiche di ognuno di essi. Nasce così Altre Americhe, il primo grande progetto fotografico di questo maestro dell'obiettivo, capace di raccontare con le sue immagini il complesso rapporto tra uomo e natura e le dinamiche sociali del nostro tempo. Una mostra accende oggi i riflettori su quello storico corpus di immagini, realizzato da Salgado nei numerosi viaggi tra il 1977 e il 1984. LA MOSTRA DI SEBASTIÃO SALGADO A OTRANTO Sede dell'esposizione è il Castello Aragonese di Otranto, che fino al 2 novembre ospiterà un intenso tragitto di visita composto da oltre sessanta opere tratte da quella storica serie. Curatrice della mostra (visitabile fino al 2 novembre) è Lélia Wanick Salgado, moglie dell'artista, chiamata a selezionare e allestire nei monumentali spazi della struttura le immagini dell'iconico reportage. “Questo gruppo di lavoro sull’America Latina è stato molto, molto importante per me”, ha dichiarato l'artista in occasione della mostra. “Mi trovavo in un momento della mia vita in cui ero stato lontano dal mio Paese, e avevo un bisogno enorme di sentirmi vicino al Brasile. E così ho cominciato a fare una serie di viaggi sulle terre dell’America Latina, per vivere insieme ai contadini. Ho trascorso diversi anni accanto a queste popolazioni, cercando di vivere con loro, di imparare da loro, di conoscere queste regioni che sono tra le più belle del mondo ma abitate da popoli estremamente feriti dalla distruzione della loro cultura indigena da parte della cultura spagnola”. DALLA MOSTRA AL LIBRO L'evento espositivo è inoltre accompagnato dalla prima stampa in Italia di Altre Americhe, la pubblicazione del 1986 che racchiude e racconta i risultati di quelle esplorazioni nell'entroterra brasiliano. Edito da Contrasto, il libro (con i testi di Claude Nori, Gonzalo Torrente Ballester e Alan Riding) raccoglie e presenta in uno splendido formato le foto più emblematiche dei viaggi di Salgado tra le culture contadine e indiane del Brasile. La persistenza di quelle popolazioni, la loro economia circolare, i riti religiosi e la profonda umanità di quei popoli minacciati dall'estinzione, spiccano in ogni pagina del libro, consegnando al lettore un'eccellente testimonianza della poetica del grande fotografo. [Immagine in apertura: Brasil 1980 © Sebastião Salgado/Amazonas Image]
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