A cinquecento anni dalla scomparsa, Cortona rende omaggio al suo illustre concittadino Luca Signorelli. Fra gli artisti più innovativi del Rinascimento e riferimento per autori come Michelangelo e Raffaello, sarà celebrato da un'attesa mostra, al via il prossimo mese di giugno. Ad accompagnarla saranno un programma di eventi e itinerari fra Toscana e Umbria.

Secondo la definizione di Giorgio Vasari nelle Vite, Luca Signorelli era "quella persona, che col fondamento del disegno, e delli ignudi particolarmente, e con la grazia della invenzione e disposizione delle istorie, aperse alla maggior parte degli artefici la via all’ultima perfezzione dell’arte". In effetti Luca d'Egidio di Ventura, più noto con lo pseudonimo di Luca Signorelli, realizzò alcune tra le più eleganti e raffinate opere d'arte dell'intero Rinascimento. Esattamente 500 anni fa, l'artista morì nella stessa città toscana che gli aveva dato i natali: Cortona. Dal 23 giugno all'8 ottobre 2023, il Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona gli rende omaggio con la rassegna Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia.LA MOSTRA SU LUCA SIGNORELLI A CORTONA La mostra si propone come l'occasione per comprendere il ruolo chiave svolto da Signorelli nel mondo artistico dell'Italia centrale tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento, testimoniato anche dall'influenza esercitata su maestri come Raffaello o Michelangelo. Curata da Tom Henry, l'esposizione si pone l'obiettivo di presentare la figura dell'autore in modo completo, raccogliendo finalmente le sue opere in un'unica sede espositiva. A essere ricostruita sarà quindi l'intera parabola pittorica di Signorelli, così da evidenziare la portata innovativa delle sue soluzioni e le ragioni che lo resero "un faro per i grandi del Rinascimento".LA STORIA DI LUCA SIGNORELLI Nonostante i viaggi e gli incarichi assunti altrove, Signorelli restò sempre legato a Cortona: ricoprì numerosi incarichi pubblici nella sua città, giungendo persino nel 1479 ad essere eletto nel Consiglio dei Diciotto. La sua opera, apprezzata dai suoi contemporanei, venne in seguito parzialmente "offuscata" dalla fama raggiunta dagli artisti che avevano trovato proprio in lui un riferimento imprescindibile. La dispersione dei suoi lavori, in numerose sedi italiane ed estere, e l'inamovibilità dei suoi eccezionali cicli di affreschi hanno inoltre contribuito a rendere complessa la lettura d'insieme della sua produzione. Un "ostacolo" almeno temporaneamente superato dall'esposizione cortonese, che anche per questa ragione è particolarmente attesa. CORTONA RICORDA SIGNORELLI A 500 ANNI DALLA MORTE Nel percorso di visita saranno infatti riunite, dopo settant’anni, una trentina di opere di Luca Signorelli. A concederle sono stati importanti musei italiani e esteri, come le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo Nazionale Capodimonte di Napoli, la Fondation Jacquemart-André di Parigi, la National Gallery di Londra, la Pinacoteca Comunale di Sansepolcro o la National Gallery of Ireland di Dublino. La mostra permetterà, ad esempio, di contemplare finalmente riunite grandi pale d'altare che nel corso del tempo sono state smembrate o disperse: è il caso della Pala di Matelica, eseguita nel 1504-1505 per la chiesa di Sant’Agostino a Matelica, nelle Marche. Infine, Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia si integra con gli Itinerari di Signorelli, un circuito in cui rientrano sedi cortonesi, ma anche altre località toscane e della vicina Umbria che vantano testimonianze ed affreschi del geniale artista. [Immagine in apertura: Luca Signorelli, Cristo in casa di Simone il Fariseo, 1488-89, olio su tavola. Dublino, National Gallery of Ireland]
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