La vita quotidiana dell’antica Pompei raccontata attraverso gli scatti di Luigi Spina: è questo il fulcro della rassegna fotografica che il Museo Archeologico Nazionale di Napoli si appresta a inaugurare.

È un viaggio unico e sorprendente quello che il Museo Archeologico Nazionale di Napoli invita a intraprendere dal prossimo 21 gennaio: un racconto per immagini finalizzato a catapultare i visitatori nell’affascinante quotidianità di duemila anni fa, alle pendici del Vesuvio.  A tessere le fila di questa narrazione è lo sguardo attento di Luigi Spina, fotografo campano da sempre interessato a documentare le meraviglie lasciateci dalle grandi civiltà del passato. Un autore invitato nuovamente negli spazi del MANN (dopo l’esposizione Diario mitico del 2017, dedicata alla disarmante bellezza della Collezione Farnese) per “riportare in vita” atmosfere e suggestioni che hanno caratterizzato la società dell’antico territorio pompeiano. LA MOSTRA DI LUIGI SPINA AL MANN Intitolata Sing Sing. Il corpo di Pompei, la mostra sarà ospitata dalle sale della Villa dei Papiri per svelare al pubblico i formidabili reperti contenuti nelle cosiddette celle “Sing Sing”, ovvero gli inaccessibili depositi del museo utilizzati per custodire documenti e manufatti rinvenuti sia a Pompei sia a Ercolano. Candelabri, vasi, anfore, statuette votive e perfino pezzi di pane bruciato sono gli stupefacenti soggetti immortalati nelle cinquanta fotografie in bianco e nero selezionate per l’occasione: un vero e proprio campionario dell’esistenza che mette in luce tanto la vita sociale dell’epoca quanto la drammaticità della storica eruzione del 79 d.C. LA FOTOGRAFIA DI LUIGI SPINA “Guardando il pane carbonizzato, intatto”, racconta Luigi Spina, “ho immaginato il panettiere che lo fece quella notte: non ebbe più un giorno. Penso a quel pane che conserva intatto il desiderio della vita. Mi aggrappo al corpo di Pompei come se fosse il mio”. Visitabile fino al prossimo 30 giugno, la mostra è accompagnata da un prezioso volume pubblicato da 5 Continents Editions. Oltre alle immagini esposte, il libro è arricchito dai testi del direttore del MANN, Paolo Giulierini, di João Vilela Geraldo, dell’architetto Davide Vargas e dello stesso Spina. [Immagine in apertura: © Luigi Spina per Sing Sing. Il corpo di Pompei © 5 Continents Editions, Milano]
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