Lo Spazio Ilisso di Nuoro accoglie fino al 27 novembre 2022 una grande retrospettiva su Maria Lai, artista sarda simbolo dell’arte italiana della seconda metà del Novecento.

Dalla collaborazione tra l’Archivio e la Fondazione Maria Lai, la Stazione dell’Arte di Ulassai e Magazzino Italian Art a New York, deriva la mostra allestita, fino al prossimo 27 novembre, presso lo Spazio Ilisso di Nuoro, e dedicata al talento di Maria Lai. L'obiettivo della rassegna, intitolata Maria Lai. Dall’informale all’opera corale, è quello di presentare al pubblico le opere più significative dell’artista sarda che, salvaguardando le tradizioni, il folclore e la cultura della sua isola, riuscì a consegnare al mondo il suo originale approccio alla creatività.LA MOSTRA DEDICATA A MARIA LAI Il percorso espositivo, progettato dall'architetto Antonello Cuccu, riunisce settanta capolavori capaci di ripercorrere i passaggi cruciali di circa quarant’anni di ricerca artistica e filosofica di Maria Lai, scomparsa nel 2013. Si tratta di opere provenienti da raccolte di istituzioni culturali come la Fondazione Stazione dell’Arte di Ulassai, il Man di Nuoro, i Musei Civici di Cagliari, la Fondazione di Sardegna, Magazzino Italian Art di New York, l’Archivio Maria Lai e da collezioni private di tutta Italia.MARIA LAI IN MOSTRA NELLA SUA SARDEGNA L’esposizione si articola partendo dai primi lavori polimaterici dell’artista; passa poi ai telai privati della tela e prosegue con la sacralità dei “pupi di pane” e con le “tele e i libri cuciti” degli anni Settanta. Dalle mappe geografiche e interstellari si arriva alla profetica opera performativa Legarsi alla montagna del 1981, raccontata, all'interno di una sala immersiva, attraverso un video di Tonino Casula e le fotografie di Piero Berengo Gardin. [Immagine in apertura: Maria Lai, Controcanto, 1999, stoffa e filo, 19 x 17 cm, aperto 26 cm, Archivio Maria Lai]
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