Soggetto particolarmente amato dagli artisti di tutte le epoche, la montagna è al centro della mostra allestita nella sede di Camera ‒ Centro Italiano per la Fotografia a Torino. Gli scatti di Walter Niedermayr descrivono le trasformazioni che interessano il paesaggio montano e mettono in relazione natura, intervento umano e cambiamenti sociali.

Meta sempre più gettonata e anche implacabile "termometro" deila crisi climatica in corso, la montagna è protagonista della ricerca fotografica di Walter Niedermayr, autore altoatesino impegnato da anni in un'analisi del contesto alpino che intreccia l'osservazione del paesaggio con una efficace riflessione di tipo sociale e antropologico. Agli scatti realizzati nell'ultimo decennio è dedicata la mostra Walter Niedermayr. Transformations, allestita negli spazi di Camera a Torino fino al 17 ottobre e curata da Walter Guadagnini, con la collaborazione di Claudio Composti e Giangavino Pazzola.Ponendo il paesaggio al centro della sua indagine, Niedermayr ha saputo rileggerlo attraverso la lente dei paradigmi sociali, architettonici e ambientali, aspetti intrinsecamente connessi l'uno all'altro e difficilmente isolabili. Superando quindi il mero intento documentario, il fotografo ha creato una narrazione della montagna nella quale le trasformazioni in atto assumono sembianze tangibili. Lo testimoniano alcune delle opere in mostra, come la serie Alpine Landschaften (Paesaggi Alpini), ad esempio, dove la presenza umana diventa parametro per (ri)definire lo spazio alpino, o i Ritratti, in cui oggetti tipici dello scenario montano quali i cannoni sparaneve, se privati della loro funzione, divengono presenze ambigue e quasi fuori contesto.NIEDERMAYR E LA MONTAGNASpesso in forma di dittici e trittici, le fotografie di Niedermayr colpiscono grazie all'uso di tonalità neutre e poco contrastate, che fanno immergere lo sguardo in una atmosfera concreta eppure eterea, abitata da figure umane e interventi architettonici in dialogo con l'ambiente naturale. A balzare all'occhio sono le contraddizioni e i rischi a cui è sottoposto il paesaggio montano, messi in luce da Niedermayr con la lucidità tipica dell'approccio documentario, rinnovato e attualizzato dal fotografo neile sue opere.La mostra torinese include anche due dittici inediti, frutto della committenza che ha permesso a Niedermayr di immortalare l'avanzamento dei lavori nel cantiere di Palazzo Turinetti a Torino, destinato a diventare la quarta sede delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo: un museo votato perlopiù alla fotografia e alla videoarte, la cui apertura è prevista all'inizio del 2022.[Immagine in apertura: Walter Niedermayr Hintertuxergletscher, 23/2004. Dittico, 131x211 cm. Courtesy Ncontemporary Milano, Galerie Nordenhake Berlin/Stockholm, Galerie Johann Widauer Innsbruck © Walter Niedermayr]
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