Prosegue fino al prossimo 25 luglio, a Firenze, la mostra fotografica “Because the Night – Ritratti senza posa”: una carrellata di foto in bianco e nero dedicate ai paladini della musica rock contemporanea.

Vivere la musica da una prospettiva diversa; conoscere i grandi artisti del palcoscenico ammirandone le gesta attraverso una serie di scatti senza tempo. Sono questi i presupposti della nuova rassegna fotografica di Antonio Viscido, visitabile fino al prossimo 25 luglio negli ambienti dell’Ex Tipografia dell’Istituto Geografico Militare di Firenze. Si intitola Because the Night – Ritratti senza posa, ed è un omaggio ad alcuni dei più grandi cantanti e musicisti della scena contemporanea. DA BRUCE SPRINGSTEEN A IGGY POP Pensata nell'ambito del Musart Festival, la kermesse che porta i grandi nomi dello spettacolo nei luoghi più affascinanti del capoluogo toscano, la mostra raccoglie cinquanta immagini scattate da Viscido negli ultimi dieci anni di carriera. Si tratta di ritratti “senza posa”, appunto, attraverso i quali artisti come Bruce Springsteen, Leonard Cohen, Iggy Pop e Robert Smith (solo per citarne alcuni) si palesano agli occhi dei visitatori, catturati nel corso di memorabili esibizioni live. Ai cantautori sopra citati, stelle assolute del firmamento punk e rock internazionale, si aggiungono all'interno del percorso espositivo i nomi di artisti della scena indipendente italiana, ritratti con lo stesso stile “sporco e cattivo”, quasi sempre in bianco e nero. Così è per Dario Brunori, Lucio Corsi, The Zen Circus e Paolo Benvegnù, passando per Afterhours, Jovanotti e Piero Pelù. Una staffetta di volti noti, immortalati dal basso verso l'alto. LE PAROLE DI ANTONIO VISCIDO “Il titolo della mostra ha un doppio significato”, spiega l'artista, “ossia scattare fotografie 'senza posa', senza chiedere al soggetto di acquisire un atteggiamento particolare; allo stesso tempo 'senza posa' rimanda alla mia attività di fotografo: sempre sotto un palco, senza smettere di cercare quello sguardo particolare e provare a fermarlo”. [Immagine in apertura: foto Antonio Viscido]
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