Al Kunstmuseum di Berna tutto pronto per la mostra dedicata al movimento artistico dei Nabis che, partendo dall’esperienza pittorica di Paul Gauguin, portò in scena – alla fine del XIX secolo – la rottura con la fedele riproduzione della realtà tipica dell’Impressionismo.

Il Kunstmuseum di Berna ospita, dal 13 maggio al 16 ottobre 2022, la mostra Vivre notre temps! Bonnard, Vallotton and the Nabis dedicata alla produzione artistica degli esponenti del rivoluzionario movimento dei Nabis. Il gruppo, fondato nel 1888 intorno agli artisti francesi Pierre Bonnard, Maurice Denis, Félix Vallotton ed Édouard Vuillard, risulta fondamentale per la storia dell’arte in quanto ha rappresentato, almeno simbolicamente, il superamento dell'Impressionismo e l'avvio dell'epopea moderna. La mostra segna il congedo dal museo della Hahnloser/Jaeggli Collection ed è curata da Marta Dziewaska. LA MOSTRA SUI NABIS A BERNA Il titolo della rassegna –Vivre notre temps! – nasce da un’osservazione della collezionista e mecenate Hedy Hahnloser, convinta che solo attraverso lo scambio tra artisti e creativi contemporanei si possa generare una migliore comprensione del presente e lasciare traccia del nostro tempo. Il nome del gruppo, infatti, è un adattamento del termine ebraico “nebiim” che vuol dire "profeti", "iniziati", e secondo Gauguin – artista di riferimento per il gruppo di pittori parigini insieme al maestro del simbolismo Odilon Redon – l'espressione incarna esattamente la definizione del vero artista. IL GRUPPO NABIS E L’ARTE MODERNA A differenza degli impressionisti, i Nabis non erano interessati a rappresentare la vita pulsante della città con i suoi viali e le piazze densamente popolate, ma erano piuttosto orientati verso situazioni domestiche, momenti indisturbati di ordinaria quotidianità e nature morte. Sebbene trattino classiche tematiche, le loro opere sembrano emanare qualcosa di inafferrabile e intimo; i confini tra ritratto e natura morta risultano sfocati e più fluidi e le figure non occupano più lo spazio come soggetti principali, ma sembrano fondersi con esso. La pittura, da figurativa e di stampo naturalistico, comincia cioè a divenire di matrice più astratta. [Immagine in apertura: Pierre Bonnard, Dans un jardin méridional (La Sieste), um 1914. Öl auf Leinwand, 84 x 113 cm. Kunstmuseum Bern Schenkung des Staates Bern, 1935]
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