A Genova un viaggio nella storia dell'arte sul filo della nostalgia
ARTE
Palazzo Ducale accoglie oltre 120 opere per ripercorrere l’evoluzione del sentimento moderno della nostalgia, dal Quattrocento all’età contemporanea. In mostra anche opere di Albrecht Dürer, Francesco Hayez, Giovanni Boldini, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Yves Klein e Anish Kapoor.
La nostalgia è un sentimento senza tempo, che attraversa le epoche e le accomuna come un eterno fil rouge. A offrire spunti di riflessione su questo peculiare stato d'animo è la mostra Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al contemporaneo, che conduce nella cornice di Palazzo Ducale, a Genova, oltre 120 opere eseguite tra il Quattrocento e i giorni nostri. Allestita nelle sale dell’Appartamento del Doge fino al 1° settembre, l’esposizione traccia un percorso tematico attraverso una moltitudine di tecniche – pittura, scultura, arti decorative, grafica e illustrazione – e una rosa altrettanto eterogenea di artisti, tra cui Albrecht Dürer, Jean Auguste Dominique Ingres, Francesco Hayez, Giovanni Boldini, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Yves Klein e Anish Kapoor.DA DÜRER A KAPOOR: LA NOSTALGIA NELL’ARTEA cura di Matteo Fochessati, con la collaborazione di Anna Vyazemtseva, Il progetto espositivo genovese indaga diverse espressioni dello stesso concetto e la sua evoluzione nel corso dei secoli. Si va dalla nostalgia di casa a quella del paradiso, dalla nostalgia del classico e per l’antico fino a quella dell’altrove, passando per gli affetti perduti o per esperienze esistenziali irrimediabilmente legate al passato. Si documenta, infine, la nostalgia della felicità e quella per l’infinito. L’itinerario espositivo si apre con il prezioso volume della Dissertatio medica de ΝΟΣΤΑΛΓΙΑ del 1688, proveniente dalla Biblioteca dell’Università di Basilea. L'autore, Johannes Hofer, individua nella "nostalgia" – termine da lui coniato unendo due radici di origine greca, "nóstos" (ritorno) e "algos" (dolore) – una nuova patologia clinica. Identificato soltanto alla fine del Seicento, questo sentimento permea tutta l’età moderna (pur essendo presente fin dall’età classica), e viene spesso associato iconograficamente alla malinconia, protagonista della celebre incisione di Dürer, Melancolia I (1514).LA NOSTALGIA ISPIRA UNA MOSTRA A GENOVA“La Nostalgia, e la sua dimensione ‘sentimentale’, sembrano oggi fuori moda”, spiega Ilaria Bonacossa, direttrice di Palazzo Ducale, “forse per il ritmo serrato della vita quotidiana soggetta a incessanti stimoli mediatici nella vertiginosa connessione digitale, oppure perché il valore del nuovo insieme alla necessità d’essere al passo con i tempi trasforma l’idea di guardare ‘indietro’ di aprirsi a spazi altri in una perdita di progresso. Siamo tutti all’inseguimento di nuove emozioni dimenticando il valore di quelle passate.” Articolata secondo dodici sezioni tematiche, Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al contemporaneo rientra nel palinsesto di Genova Capitale Italiana del Libro[Immagine in apertura: Cristoforo Marzaroli, Nostalgia, inv. 973, 1864, gesso. Su concessione del Ministero della Cultura - Complesso Monumentale della Pilotta, Parma]