I tesori del Museo Archeologico di Napoli raccontati da Alessandro Baricco
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Si intitola "Omero, Iliade. Le opere del MANN nelle pagine di Alessandro Baricco" la mostra che, fino al 10 gennaio, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli dedica all’incontro ideale tra il poeta greco e Alessandro Baricco. Al centro dell’esposizione un inedito itinerario che mette in relazione 15 reperti archeologici con le parole dello scrittore torinese.
La figura leggendaria di Omero continua ancora oggi a essere fonte di ispirazione per progetti e iniziative sorprendenti, attestando un peso culturale così forte all’interno della nostra civiltà da superare le barriere del tempo. Con l’intenzione di evidenziare l’attualità delle opere tramandate dal misterioso poeta greco, il MANN – Museo Archeologico di Napoli ha da poco inaugurato una mostra che, fino al prossimo 10 gennaio, unisce alcuni reperti ellenici ai racconti di un altro importante autore: Alessandro Baricco.OMERO E BARICCO "OSPITI" AL MANNCurata da Marialucia Giacco, e inserita nel progetto Obvia – Out of boundaries viral art disseminantion dell’Università di Napoli Federico II, l’esposizione trova posto anche all’interno delle numerose iniziative previste dal programma di Procida Capitale della Cultura 2022. Grazie infatti a un “viaggio simbolico” che ha visto il celebre busto di Omero in marmo pentelico (datato II secolo d.C. e proveniente dalla collezione del MANN) raggiungere la Cappelletta di Terra Murata, a Procida, è proprio l’isola partenopea a dare il via a questo particolare progetto espositivo. "L'incontro tra il MANN, Alessandro Baricco e Procida Capitale della Cultura", ha dichiarato il direttore del museo partenopeo, Paolo Giulierini, "nasce da un linguaggio e sensibilità comuni. Museo al centro del Mediterraneo, il MANN ha costruito negli ultimi anni importanti progetti legati al mare come ponte fra le culture, ma anche alla storia delle contaminazioni che hanno generato la nostra civiltà, al valore dell’accoglienza”.IL PERCORSO ESPOSITIVO
Nell’ottica di coltivare una sensibilità tanto antica quanto contemporanea, attraverso il legame fra letteratura e archeologia, la mostra Omero, Iliade. Le opere del MANN nelle pagine di Alessandro Baricco dà forma a un sorprendente itinerario sorretto dal dialogo fra lo scrittore torinese e quindici reperti storici databili tra il VI e il IV secolo a.C.
Allestita nelle sale della Farnesina, l’esposizione si snoda tramite cinque sezioni tematiche. Dal mito di Omero, passando per i racconti della guerra e l’esaltazione della bellezza femminile, alcune opere inestimabili del museo avranno così modo di rivelare tutta la loro attinenza al nostro tempo. Tra le tante annoveriamo un vaso risalente al 470-460 a.C. e attribuito al Pittore di Syriskos, il cratere a campana con la nascita di Elena (350-340 a.C.), e due anfore a collo distinto con scene di combattimento tra guerrieri sul corpo di un caduto (databili intorno al VI sec. a.C.). A concludere la mostra è L’ultima notte di Troia, una sezione che, mediante un espediente letterario introdotto da Baricco, fa “rivivere” il personaggio di Demodoco: vecchio cantore che, nell’VIII libro dell’Odissea, racconta in presenza di Ulisse la presa della città di Troia.
[Immagine in apertura: allestimento mostra e dello scrittore. Foto di Valentina Cosentino]