Una storica mostra del 1978 torna in scena a Roma
ARTE
Il Palazzo delle Esposizioni ripropone l'allestimento della mostra ideata nel 1978 da Luisa Laureati Briganti per la Galleria dell'Oca. I protagonisti? Merz, Balla, de Chirico e altri grandi nomi della storia dell’arte recente.
Quando le mostre contribuiscono a ridefinire i nostri
concetti di arte, diventano, nei decenni successivi, esse stesso oggetto di
indagini e di ulteriori rassegne: è il caso di Mario
Merz. Balla, Carrà, de Chirico, de Pisis, Morandi, Savinio, Severini. Roma 1978, aperta fino al 26 febbraio 2023 presso il Palazzo
delle Esposizioni a Roma. A cura di Daniela Lancioni, ripropone una delle
mostre più originali e meno convenzionali realizzate nella Roma degli anni Settanta.
L'esposizione fa parte del ciclo Mostre in mostra, che riporta “in vita”
alcune tra le più importanti esposizioni della seconda metà del Novecento.
LA MOSTRA ALLA GALLERIA DELL’OCA DEL 1978
L'esposizione del 1978, organizzata presso la Galleria
dell'Oca, fu realizzata grazie alla collaborazione tra Luisa Laureati Briganti,
fondatrice dello spazio espositivo, e i galleristi Luciano Pistoi e Gian Enzo
Sperone. La mostra vedeva un dialogo serrato e sorprendente tra le opere di
inizio Novecento di artisti ormai affermati e storicizzati come Balla,
Severini, Carrà, de Chirico, Savinio, de Pisis e Morandi con un artista come
Mario Merz, esponente dell'Arte Povera che apparentemente poco o nulla aveva a
che fare con le opere dei pittori dei decenni precedenti. Come pagine sparse di
un manuale di storia dell'arte del Novecento italiano, i capitoli fondamentali
c'erano tutti o quasi, ma disposti in un allestimento decontestualizzante e
privo di un ordinamento cronologico tradizionale che in qualche modo
funzionava. La mostra ideata nel 1978 da Luisa Laureati Briganti era testimonianza
di una progressiva liberazione dell'arte dalle categorie di tempo,
spazio, scuola artistica, genere o supporto.
LA MOSTRA DI OGGI AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI DI ROMA
La mostra al Palazzo delle Esposizioni propone un
allestimento quanto più possibile fedele all'originale: nel caso in cui non si
sia potuto risalire all'attuale collocazione di un'opera, si è preferito
sostituirla con un altro dipinto di qualità e di periodo simile all'originale.
Alle tre opere di Mario Merz presenti nella mostra del 1978 alla Galleria
dell'Oca, cioè uno dei suoi celebri Igloo, Fibonacci e Vento
preistorico dalle montagne gelate, è stata aggiunta anche Crocodilus,
che fu esposta in contemporanea nella sede romana della galleria di Gian Enzo
Sperone. Tra le opere di inizio Novecento presenti al Palazzo delle
Esposizioni, spicca la tela futurista Morbidezze di primavera di Giacomo
Balla, l'atmosferica Vele nel porto di Carlo Carrà, la metafisica Chevaux
se cabrant di de Chirico, una struggente Natura morta di de Pisis,
l'inquietante Sodome di Savinio e l'acquerello dal sapore cubista Studio
per “Nature morte” di Gino Severini. Non manca un rimando a Pier Paolo
Pasolini, protagonista della mostra diffusa allestita anche nella sede romana di Palazzo
delle Esposizioni: sono presenti le foto scattate nel 1967 a Pasolini durante
l'inaugurazione di una mostra di Gastone Novelli proprio alla Galleria
dell'Oca, a conferma del legame che univa l’intellettuale alla galleria romana,
punto di riferimento nel panorama culturale dell’epoca.
[Immagine in apertura: Palazzo delle Esposizioni di Roma, Mario Merz. Balla, Carrà, de Chirico, de Pisis, Morandi, Savinio, Severini. Mostre in mostra. 29 novembre 2022- 26 febbraio 2023. Foto © 2022 Azienda Speciale Palaexpo / Monkeys Video Lab]