Palazzo Reale a Palermo celebra Picasso con una mostra allestita fino al 4 maggio 2025. L’esposizione include 84 opere del maestro, un video storico del pittore cubista al lavoro, e alcuni scatti intimi catturati dal fotografo David Douglas Duncan negli anni Cinquanta. Il percorso tematico affronta tutti i punti cardine della ricerca dell’artista: dall’universo femminile alla pace, passando per la corrida.

Pablo Picasso scompare a Mougins, in Francia, l’8 aprile 1973. Le celebrazioni per i 50 anni dalla sua morte, che nel corso del 2023 hanno visto una serie di esposizioni e di eventi organizzati in tutto il mondo, proseguono anche nel 2024 e oltre: succede ad esempio con la mostra Celebrating Picasso. Capolavori dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster, allestita al Palazzo Reale di Palermo fino al 4 maggio 2025 e curata da Markus Müller, già direttore del museo di Münster.84 OPERE DI PICASSO “SBARCANO” A PALERMODipinti, litografie, linoleografie, acquetinte, acqueforti, ceramiche, puntesecche: la retrospettiva – organizzata dalla Fondazione Federico II – riunisce ben 84 opere provenienti principalmente dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster e da musei nazionali, internazionali e collezioni private. Oltre a queste, sarà possibile ammirare anche le rarissime fotografie scattate da David Douglas Duncan, che nel 1956 ottenne un accesso privilegiato allo studio e agli spazi abitativi di Picasso. In particolare, un’immagine emblematica ritrae l’artista seduto con il suo cane Lump sulle ginocchia, mentre altri scatti offrono un ritratto personale del maestro, mostrando il suo lato affettuoso con i figli e la compagna Jacqueline. Inoltre, la mostra è arricchita dal video-documento storico che cattura il "padre" del Cubismo al lavoro (concesso dalla Mediateca di Bologna), insieme a una videointervista a Markus Müller.IL PERCORSO ESPOSITIVO A PALAZZO REALE DI PALERMOLe tematiche della mostra offrono una panoramica discorsiva delle principali ispirazioni e ossessioni di Picasso. L’universo femminile emerge prepotentemente attraverso le sue muse e amanti, intrecciando vita e arte in una sintesi tra eros e creatività (come nel caso di Françoise Gilot, la cui influenza si riflette nella “febbre litografica” tra il 1945 e il 1946). Il tema della pace, simboleggiato dalla celebre colomba, segna un capitolo importante dell’opera di Picasso, divenendo un’icona universale. Una sezione è dedicata all'esplorazione, da parte del maestro, di tecniche innovative come la linoleografia, con cui crea capolavori di straordinaria complessità. Non mancano riferimenti alla corrida, metafora esistenziale e fonte inesauribile di ispirazione. Infine, la mostra si sofferma sul suo legame con Vallauris, in Francia, luogo di introspezione e innovazione, testimoniato da opere come il Paesaggio di Vallauris del 1958. La vicenda biografica di Picasso, infatti, permea ogni opera: come sottolinea Markus Müller, "nell’arte del XX secolo, Picasso è considerato un grande rivoluzionario e distruttore di tradizioni. Di norma, però, le sue opere non nascono dal nulla, ma sono esplorazioni creative di temi e motivi familiari della storia dell’arte".[Immagine in apertura: crediti Fondazione Federico II]
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